• Marzo 29, 2024

2 febbraio: almeno altri trenta d.ecessi i.mprovvisi e m.alori in Italia nelle ultime ore

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Almeno altri trenta d.ecessi i.mprovvisi e m.alori in Italia nelle ultime ore.

Un m.alore è costato la v.ita ad Alfonso D’Addio, detto Massimo. L’uomo, un operaio di 49 anni, si è sentito m.ale all’esterno della sua automobile a Brusciano, in provincia di Napoli. Sul posto i carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna. Secondo quanto spiega Edizionecaserta, Alfonso, originario di San Felice a Cancello, è stato ritrovato senza v.ita dai colleghi nei pressi della sua macchina. Lavorava come dipendente di una società del gas. Inutile l’intervento dei s.anitari del 118, che hanno praticato le manovre di r.ianimazione. La notizia è giunta presto in provincia di Caserta, nella zona tra la località Vigliotti e i Ponti Rossi, dove la v.ittima abitava. Sotto choc amici e parenti. La s.alma è stata trasportata presso l’istituto di M.edicina legale del Policlinico di Napoli. La Procura avrebbe disposto l’a.utopsia per ricostruire le cause del d.ecesso.

Un forte mal di testa e poi un’e.morragia c.erebrale: Cristina Talon si spegne a 33 anni. Lutto nella frazione di Sindacale nel comune di Concordia Sagittaria (Venezia) per la m.orte di una giovane mamma d.eceduta ieri dopo un lungo calvario che aveva iniziato ad affrontare lo scorso anno. Da un paio d’anni mamma di una bambina, con il compagno Alessio aveva iniziato a costruire la propria famiglia a Sindacale. Ed è stato proprio qui, tra le mura di casa, che a inizio estate Cristina si era sentita m.ale. Era andata a dormire, si è svegliata di soprassalto per un d.olore alla testa che si è acuito sempre più. Poi la perdita dei sensi e l’immediata richiesta di aiuto al 118. Trasferita in ospedale a Portogruaro, le è stata d.iagnostica una e.morragia c.erebrale. I s.anitari hanno tentato in ogni modo di salvare la 33enne, sottoposta anche a interventi chirurgici a Mestre. La giovane età faceva ben sperare che Cristina ce la facesse. Un calvario che si è protratto per diversi mesi.

Ancora una tragedia colpisce il territorio casertano. Una donna, Elita Fiorillo di 37 anni,ad Orta di Atella, è stata colta da un m.alore i.mprovviso che non le ha lasciato scampo. La tragedia è avvenute nelle scorse ore. Non sono note le cause del d.ecesso. Sul posto sono intervenuti i s.anitari che hanno constatato la m.orte e le forze dell’ordine che indagano su quanto avvenuto. La donna, dalle prime informazioni, non soffriva di m.alattie pregresse.

Lutto nel Vibonese, un noto ristoratore è stato s.troncato nella notte di oggi, giovedì 2 febbraio, da un i.mprovviso m.alore. Il 43enne (G.A.), residente a Spilinga è titolare di un noto locale nel comune di Ricadi. Malgrado sia stato subito soccorso, per lui non c’è stato nulla da fare: sarebbe d.eceduto in pochi minuti. Persona laboriosa e dedita all’attività imprenditoriale, costruita con tanti sacrifici, lascia un vuoto enorme in chi gli ha voluto bene.

Una tragedia ha sconvolto la Sicilia nella giornata di ieri 1 febbraio. Più precisamente il Comune di Paternò, in provincia di Catania. E’ m.orto, infatti, il giovane Andrea Borzì, 31enne d.eceduto i.mprovvisamente a causa di un m.alore. L’episodio ha lasciato tutti sgomenti e sotto shock: il ragazzo, infatti, era conosciuto in città per essere un accanito tifoso della squadra del Paternò, che milita in Serie D. A tal proposito, lo stesso club ha da poco diramato una nota social per esprimere c.ordoglio: “Il Paternò Calcio in tutte le sue componenti si stringe intorno alla famiglia Borzì per la prematura s.comparsa di Andrea, giovane tifoso dei nostri colori. Il cordoglio alla famiglia da parte nostra in questi momenti di immenso dolore”, si legge.

Un altro m.alore a scuola ieri, mercoledì 1 febbraio. Il fatto è successo all’istituto comprensivo statale di Casatenovo (Lecco) intorno alle 10.40 e, ad accusare il m.alessere, è stata una 54enne.Nella mattina di ieri, mercoledì 1 febbraio 2023, un donna si è sentita m.ale all’Istituto Comprensivo Statale di via San Giacomo al civico 20. La chiamata ai soccorsi è scattata intorno alle 10.38 e, sul posto, si è diretta immediatamente un’ambulanza della croce bianca che ha dato l’assistenza necessaria alla donna di 54 anni.

Un m.alore i.mprovviso che non gli ha lasciato scampo. Un vigile del fuoco di Lampedusa, Agostino Messina, 40 anni originario di Trapani, è stato colpito da un m.alore f.ulminante e si è accasciato al suolo senza vita all’interno della caserma della maggiore delle isole Pelagie. Una m.orte che al momento appare inspiegabile. Quando i colleghi se ne sono accorti ormai l’uomo era c.adavere e non c’è stato nulla da fare per tentare di r.ianimarlo. L’uomo era in servizio a Lampedusa da un pò di tempo e non aveva più i genitori. Solo una sorella che vive al nord. “Oggi il corpo nazionale dei vigili del fuoco – scrive un collega su Facebook – è in lutto. Perde un grande uomo, un uomo che con ardore, dedizione e coraggio ha sempre onorato questa splendida divisa che indosso. Caro Agostino, per me sei sempre stato un punto di riferimento, mi hai consigliato e guidato in questo mio cammino e se oggi sono un vigile del fuoco è anche grazie a te”.

I genitori allarmati dalle mancate risposte alle chiamate telefoniche avevano allertato i soccorsi che giunti sul posto hanno trovato l’uomo in g.ravi condizioni.Non aveva risposto alle molteplici chiamate dei genitori, un uomo di 35 anni residente in zona Ponterosso. Un comportamento che aveva allertato la coppia che in tarda serata aveva allertata i soccorsi, temendo che fosse successo qualcosa al proprio caro. Intervenivano sul posto automedica, Croce Gialla di Ancona i Vigili del fuoco. Erano quest’ultimi ad accedere all’appartamento, dal quale non era giunta nessuna risposta al citofono. Una volta dentro i soccorritori trovano il 35enne privo di sensi. L’uomo era stato v.ittima di un m.alore le sue condizioni erano g.ravi, veniva quindi trasportata al pronto soccorso dell’Ospedale Regionale con un codice rosso avanzato.

Fabiola Bellù, 61 anni, prima allenatrice della campionessa Paola Egonu, è m.orta probabilmente nel sonno, all’i.mprovviso. Un lutto che ha colpito profondamente Galliera Veneta dove abitava a Mottinello e l’intero mondo del volley padovano. Una vita dedicata alla pallavolo, disciplina praticata fin da giovanissima. A trovarla ieri mattina mercoledì 1 febbraio il marito Adriano Turcato: si è spenta sul divano di casa.  “Alle 9.30 del mattino – racconta il figlio al Gazzettino – papà si è svegliato. Ha trovato tutte le finestre chiuse, cosa molto strana perché mamma si alzava verso le 8 o al massimo 8.30. È salito al piano superiore e l’ha trovata riversa sul divano. Il corpo era già raffreddato. Il d.ecesso – ci hanno riferito – è avvenuto tra le 4 e le 5 del mattino. Si pensa ad un a.rresto c.ardiaco“. Una morte improvvisa e inspiegabile, che ha lasciato tutti senza fiato: i familiari hanno richiesto l’a.utopsia.

E’ m.orto a seguito di un m.alore un 38enne di Pachino (Siracusa), Sebastiano Morana, agricoltore, marito e padre ma è giallo sui soccorsi. Secondo una prima ricostruzione, che è al vaglio delle forze dell’ordine, la v.ittima sarebbe stata trasferita al Pta di Pachino che, in quel momento, era sprovvisto di un medico. Si sarebbe reso necessario l’arrivo dell’elisoccorso per il trasferimento in un ospedale ma l’uomo non ce l’ha fatta, il suo c.uore ha smesso di battere. Sono in corso degli accertamenti per la ricostruzione della vicenda e per verificare se sono emerse delle responsabilità. La struttura sanitaria, da tempo ormai, è sguarnita per la cronica carenza di personale medico e la sindaca, Carmela Petralito, in più occasioni, ha denunciato questa situazione, chiedendo alla Regione, attraverso l’Asp di Siracusa, di inviare camici bianchi per garantire l’assistenza sanitaria. Da parte sua, l’azienda sanitaria aveva avviato il reclutamento di medici ma con scarso successo.

Un m.alore nella notte si è portato via Michele Marchi a 39 anni. Il dramma è avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì. Marchi, originario di Arco (Trento), si era trasferito da qualche anno a Merano assieme alla moglie e ai due figli piccoli di appena 4 anni. Lunedì sera era tornato a casa prima dal lavoro dopo aver avvertito un m.alessere.Le sue condizioni sono però peggiorate martedì quando ha iniziato a far fatica a respirare. Una situazione che è precipitata nella notte.  E.mbolia polmonare e collasso c.ardiocircolatorio queste sarebbero, secondo le prime informazioni, le cause della m.orte che dovranno ora essere confermate. Sono stati purtroppo inutili i tentativi da parte dei sanitari di salvarlo. Sono moltissimi i messaggi di dolore sui social, assieme a quelli di vicinanza alla famiglia e di ricordi.  “Michele era il sorriso fatto uomo” scrive l’ex assessore Max Floriani.

Un m.alore gli è stato fatale mentre si trovava in casa: è m.orto così, a soli 52 anni, Luca Stronati, da tempo autista degli autobus di città. Il decesso del cinquantaduenne jesino è avvenuto lunedì probabilmente per un i.nfarto, ma ieri la tragica notizia ha fatto il giro della città gettando tanti nello sconforto. Luca Stronati era uno stimato autista della Conerobus e la sua i.mprovvisa s.comparsa ha lasciato un vuoto e fatto calare un velo di tristezza e dolore tra i suoi colleghi, familiari, amici e anche tra gli utenti del trasporto pubblico. “Luca era una persona cordiale e sorridente – ricordano commossi gli amici -. La sua improvvisa scomparsa ci rende tutti più poveri”. L’autista scomparso effettuava le corse cittadine ed era stimato e apprezzato per il suo lavoro. La camera ardente è stata allestita alla casa del commiato Santarelli e ieri pomeriggio, mercoledì 1 febbraio, in tanti si sono ritrovati per l’ultimo saluto al cinquantaduenne jesino alla chiesa San Massimiliano Kolbe di Jesi (Ancona).

Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino piange l’Appuntato Scelto Giuseppe Spiniello, 58enne, s.troncato da un i.nfarto. È successo a Cesinali. Spiniello, di Santo Stefano del Sole, in servizio alla Sezione Radiomobile della Compagnia di Avellino. Era alla guida della sua auto, quando è stato colto da un m.alore i.mprovviso. E’ riuscito comunque con le sue ultime forze ad accostare sul ciglio della Strada Provinciale, prima di accasciarsi sul volante. Avrebbe dovuto intraprendere regolare servizio poco dopo. Con profondo c.ordoglio, l’Arma dei Carabinieri si stringono alla sua famiglia, in particolare alla moglie Giuseppa e ai figli Enrico, Maria Debora e Roberta, “certi che il suo esempio resterà vivo nei cuori di colleghi e amici”.

Un a.ttacco c.ardiaco che lo ha colto all’i.mprovviso mentre si trovava in casa, il disperato tentativo di r.ianimarlo, poi la corsa all’ospedale di San Donà di Piave (Venezia). A una decina di giorni dal ricovero in terapia i.ntensiva, Gianni Sarto non ce l’ha fatta: è stato s.troncato da un i.nfarto m.iocardico. E’ d.eceduto l’altro ieri. Aveva 59 anni. La sua s.comparsa ha suscitato profondo cordoglio a Musile, dove risiedeva in via Stanga con la moglie Cinzia e le due figlie Giulia e Alessia, ma anche a San Donà, dove era titolare dello studio di sicurezza sul lavoro SiQural, in piazza Indipendenza. Era un tecnico molto competente nell’ambito della sicurezza e soprattutto era sempre pronto a mettere a disposizione gratuitamente la propria professionalità a favore soprattutto delle associazioni, tenendo corsi di prevenzione incendi, come quelli organizzati per il gruppo scout di San Donà 1 di cui facevano parte le figlie, e aveva anche donato un defibrillatore all’associazione Metis di Musile. Era stato inoltre presidente dell’associazione no-profit Idealmente di Musile.

Si accascia in strada colto da malore, i passanti cercano di salvarlo con il massaggio cardiaco, ma non c’è stato niente da fare. Purtroppo non è servito l’allarme lanciato ieri poco dopo le 14 da San Michele al Tagliamento (Venezia) quando Pierangelo Anastasia, 59 anni, del posto, è stato trovato in mezzo alla strada, via della Pace. Alcuni passanti hanno notato il corpo nei pressi del passaggio pedonale e hanno lanciato l’allarme al 118. Alla richiesta di aiuto ha risposto il Sores, il servizio di emergenza del vicino Friuli, dalla centrale operativa di Palmanova ha mobilitato i colleghi di Latisana. Intanto il personale sanitario ha fornito le informazioni al primo soccorritore per cercare di salvare la vita al 59enne. L’uomo, armato del telefono, ha seguito tutte le istruzioni che gli sono state impartite dai sanitari. Dopo aver girato il corpo, con l’aiuto di altri passanti, ha quindi effettuato il massaggio cardiaco a più riprese nell’attesa che arrivassero i sanitari. Sul posto, a due passi dalla chiesa parrocchiale, dopo una manciata di minuti sono arrivati i sanitari con l’ambulanza e l’automedica. Per loro è iniziato un lungo disperato tentativo di rianimazione, mentre in strada si era formato un capannello di persone. Per quasi un’ora il personale del Pronto soccorso ha cercato di far ripartire il cuore dell’uomo. Purtroppo davanti alla tragica realtà non ha potuto far nulla, se non decretare il decesso. Un infarto non ha permesso ad Anastasia di sopravvivere.

Un m.alore in casa. Poi è morto in ospedale, dopo essere stato r.ianimato per oltre un’ora. Massimo Molin , 44 anni, era stato trovato esanime, a letto, dalla madre Bruna. È stata lei, verso mezzogiorno di sabato, ad allertare i soccorsi. In via Mantovani Orsetti, un laterale di via Santa Bona, nell’omonimo quartiere a Treviso, è giunta subito un’ambulanza del Suem 118. È stato compiuto l’impossibile per r.ianimare l’uomo che era disteso nel suo letto e non rispondeva alle sollecitazioni dei medici. Dopo ripetuti tentativi Massimo ha ricominciato a respirare in modo autonomo. Ma è stato per poco. Trasportato in ambulanza al Ca’ Foncello per essere sottoposto alle cure del caso è spirato poco dopo lasciando nel dolore la madre Bruna e la sorella Claudia.

Un m.alore i.mprovviso ha s.troncato la vita ad un operaio di 58 anni, dipendente della ditta Belvest di via Corsica a Piazzola sul Brenta, azienda specializzata nella produzione all’ingrosso di abbigliamento. La v.ittima si chiamava Michele Barco e abitava proprio a Piazzola. Martedì festeggiava l’ultimo giorno di lavoro con i colleghi di lavoro prima della meritata pensione, ma qualcosa nel suo fisico non ha funzionato al meglio e si è accasciato perdendo subito conoscenza. Secondo una prima ricostruzione l’uomo, martedì pomeriggio, si è accasciato a terra davanti al macchinario sul quale stava lavorando. I colleghi di lavoro si sono subito resi conto che stava accadendo qualcosa di g.rave. In pochi minuti in via Corsica sono arrivati i sanitari del Suem 118. I medici nonostante i tentativi di r.ianimare il cinquantottenne, alla fine non hanno potuto far altro che constatarne l’avvenuto d.ecesso. A porre la parola fine alla vita di Michele Barco sarebbe stato un i.mprovviso a.rresto c.ardiocircolatorio. Il pubblico ministero di turno, messo al corrente della disgrazia, ha dato il nullaosta per la rimozione della s.alma. 

È stato un m.alore f.atale quello che probabilmente, attorno all’ora di pranzo di martedì 31 gennaio, ha s.troncato il noto fiscalista thienese Giacomo Serraiotto, impegnato sulle piste da fondo Centro Fondo Asiago (Vicenza) situate poco distanti dal rinomato Golf Club di Via Meltar. L’uomo avrebbe avvertito che qualcosa non andava mentre stava assaporando il sole e la neve altopianese. Questione di attimi, interminabili e allo stesso tempo troppo veloci: ad accorgersi della tragedia che si stava consumando sotto i loro occhi, alcuni sciatori che hanno subito dato l’allarme. Tempestivo l’intervento dell’equipe medica a bordo dell’elisoccorso nel frattempo decollato da Treviso: nonostante le ripetute manovre salvavita, i sanitari non hanno potuto che constatare il d.ecesso del commercialista.

Cordoglio a Novellara (Reggio Emilia) per la scomparsa di Giuliano ’Batto’ Battini, imprenditore di 62 anni, contitolare della Torneria Errebi, azienda attiva nella zona industriale del paese. È stato vinto da un m.alore i.mprovviso che lo ha colpito nel sonno, nella sua abitazione in via della Costituzione. Appassionato di bici e moto, lascia la moglie Nicoletta Benevelli, la figlia Veronica, le sorelle, un fratello e altri parenti. I funerali – affidati all’agenzia Bonini – si sono tenuti oggi alle 15,30 nella chiesa parrocchiale di Novellara. Eventuali offerte da devolvere a favore della Lega del Cuore di Reggio.

Sempre a Novellara, una donna è stata colpita da un m.alore i.mprovviso mentre era a cena, a festeggiare un compleanno tra parenti e congiunti, nel ristorante di famiglia. E a nulla sono serviti gli immediati soccorsi per Maria Zaniboni, originaria di Poviglio ma residente a San Bernardino di Novellara, dove si è verificato il d.ecesso. Verso le 23 di lunedì stava ormai terminando la cena con parenti e amici, al ristorante pizzeria La Pinta, in strada San Bernardino, nella frazione novellarese. Il locale era chiuso per il riposo settimanale, ma era stata organizzata una cena privata in occasione di un compleanno. “E’ andata alla toilette e quando è tornata al tavolo ha perso conoscenza. Tutto in un attimo, restando seduta. Gli amici della famiglia Migliorini, della Bmg di Gualtieri, che erano tra gli invitati, hanno praticato i primi soccorsi di emergenza”, racconta un familiare. Immediato l’allarme al 118, mentre veniva recuperato pure il d.efibrillatore, collocato nel vicino campo sportivo, a poche decine di metri dal ristorante. Sul posto è stata dirottata un’ambulanza della Cri di Correggio in transito proprio in quella zona, in rientro dall’ospedale di Guastalla. Pochi istanti dopo sono arrivati gli equipaggi della Croce rossa di Novellara e dell’automedica di Guastalla. Ma ogni soccorso è stato inutile.

Attimi di paura, nella mattinata di ieri 1 febbraio, a Pietravairano (Caserta) dove è accaduto un incidente stradale. Stando a quanto accertato, una donna ha avuto un m.alore mentre stava guidando e, per questo motivo, ha perso il controllo dell’auto per poi ribaltarsi. Sul luogo sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno provveduto a trasferire la donna all’ospedale di Piedimonte Matese. Tanta paura, ma per fortuna nessuna g.rave conseguenza. Sull’accaduto indagano le forze dell’ordine.

Si accascia mentre passeggia sul lungomare e m.uore sul marciapiede nonostante i soccorsi. E’ accaduto martedì sera, 31 gennaio, poco prima delle 21 a Torre Pedrera (Rimini). L’uomo, un riminese di 64 anni, secondo quanto ricostruito, stava facendo due passi lungo viale San Salvador quando all’altezza del Bagno 77 è caduto i.mprovvisamente a terra. Alcuni passanti hanno chiamato il 118 e i sanitari sono immediatamente giunti sul posto con un’ambulanza e un’auto medicalizzata. Ma ogni tentativo di rianimare l’uomo si è rivelato inutile e il medico non ha potuto che dichiararne il d.ecesso. Sul luogo della tragedia è giunta anche una pattuglia della Polizia di Stato, che ha svolto gli accertamenti di rito. Le cause della m.orte sono risultate naturali.

È m.orto Antonino “Nanè” Calabrese, 69 anni, conosciutissimo imprenditore agricolo che insieme ai fratelli Peppino e Pietro ha fatto la storia dell’impresa agricola in provincia di Ragusa. A s.troncarlo un m.alore. Calabrese lascia una moglie, Sarina, e tre figli, Carmelo, Sonia e Gaetano: la città di Ispica, di cui l’imprenditore era originario, piange la figura di «un intenso lavoratore – ha detto il sindaco, Innocenzo Leontini, che ha annunciato la notizia – Nané era un uomo buono e generoso. Lo ricordiamo tutti per il suo intenso lavoro sempre all’avanguardia, per il suo tratto coinvolgente, per la sua sollecitudine verso gli amici, per la sua onestà e per la sua umanità sempre sorridente». «Purtroppo abbiamo perso un uomo speciale» ha ricordato Rita Ragni, «Ciao Nanè – ha scritto Salvatore Belluardo – ricorderò per sempre il tuo sorriso»

Tragedia, nella giornata di martedì, a Nave (Brescia). Un uomo, infatti, è stato trovato privo di sensi lungo il sentiero che dall’abitato del paese porta al santuario di Conche, a circa 800 metri di quota. Erano circa le 15.30 e sul posto sono intervenuti Soccorso alpino, Vigili del fuoco, forze dell’ordine ed eliambulanza (l’intervento è durato fino alle 20.30). Ma il medico non ha potuto che constatare il d.ecesso. La v.ittima è il 68enne Maurizio Pernis, residente proprio a Nave. Stando alle prime ipotesi sarebbe stato s.troncato da un m.alore. Il magistrato di turno ha già dato il nullaosta per la sepoltura.

Una m.orte i.mprovvisa ha scosso tutta la cittadinanza e l’amministrazione comunale di Petralia Soprana (Palermo). Si è spento all’età di 68 anni, colpito da un m.alore, Carmelo Conte, assessore comunale alle Attività produttive – Sport, Turismo e Spettacolo. Lascia la moglie Aurelia e i giovani figli Fausto e Viviana. Era stato nominato nella giunta comunale guidata da Pietro Macaluso nel giugno del 2022. Ma in paese era già molto conosciuto per via della sua attività sindacale con la Cgil Scuola; da sempre punto di riferimento per i docenti delle alte Madonie. Aveva lavorato per anni in varie scuole come assistente amministrativo ed era andato in pensione lo scorso primo settembre, non fermando però il suo impegno per la scuola. La Camera del lavoro di Petralia Sottana era la sua seconda casa. «La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno – racconta Pietro Macaluso –, mi ha lasciato attonito. Dal mese di giugno scorso, Carmelo aveva messo la sua esperienza e la sua disponibilità anche al servizio dei cittadini di Petralia Soprana facendo parte della giunta e accettando la nomina di assessore. Un incarico che aveva accolto con entusiasmo e impegno, che stava portando avanti con la sua solita abnegazione e con grande impegno». 

Una tragedia che ha colpito tutta la comunità di Porto Tolle (Rovigo), quella avvenuta lunedì 30 gennaio: Luigi Mancin è m.orto all’i.mprovviso, a soli 57 anni, mentre pescava nella Sacca. Lascia la moglie e due figli. Il sindaco Roberto Pizzoli, con un post, ha voluto esprimere tutta la solidarietà della comunità alla famiglia. Nello stesso post, il primo cittadino ha voluto ricordare l’altro lutto che ha colpito il Bassopolesine,nella medesima giornata, ossia la scomparsa di Antonio Dimer Manzolli, professore in pensione, ex sindaco di Papozze, primo presidente dell’ente parco e presidente dell’Accademia del tartufo.

Tragedia sulla strada provinciale 333. Nicola Mennillo, infermiere 55enne, mentre era alla guida della sua vettura è stato colto da un m.alore. Non riuscendo più a controllare l’automobile, ha prima tamponato la macchina che lo precedeva e successivamente, per diversi metri, ha strusciato la fiancata contro il guardrail. Pochi attimi dopo, il 55enne ha perso la v.ita. Inutile l’arrivo dei soccorsi che non hanno potuto fare altro che constatare il d.ecesso. L’incidente si è verificato nel territorio di Cancello Arnone (Caserta).  Per diversi minuti la strada che collega il Basso Volturno al Litorale  è rimasta bloccata. I carabinieri hanno fatto defluire il traffico all’interno del paese. La s.alma è stata trasportato presso l’istituto di medicina legale di Caserta. Mennillo, residente a Castelvolturno, per diversi anni aveva lavorato presso la clinica Pineta Grande. Interrotto il rapporto con la struttura sanitaria, aveva continuato a svolgere la professione di infermiere da autonomo. Impegnato nel sociale era anche un volontario Avis.  Una notizia, quella della morte di Mennillo, che ha sconvolto la città rivierasca e tanti suoi colleghi. A farsi portavoce del dolore della comunità è stato l’assessore Pasquale Marrandino: “Castelvolturno perde una delle persone più buone e disponibili che abbia mai conosciuto. Ciao Nicola, che la terra ti sia lieve”.

È m.orto mentre stava lavorando nei pressi di una cascina, all’altezza di Fontana Valletta (Bergamo). Un bergamasco di Lurano di 59 anni, Ismaele Agostino Lodi, lunedì intorno alle 14.20 è venuto a mancare mentre stava eseguendo lavori. Era con un compagno quando ha avvertito che non stava bene e sarebbe andato sul furgone per riposarsi. Dopo qualche minuto il collega si è accorto che il 59enne non tornava. E’ andato a vedere e l’ha trovato a terra. Ha subito chiamato il 112 e mentre attendeva l’arrivo dei soccorsi, l’operatore al telefono gli ha fornito informazioni per praticare un massaggio c.ardiaco, cosa che l’uomo ha fatto fin tanto che sul posto sono arrivate auto medica e ambulanza. I soccorritori si sono sostituiti al collega del malcapitato e hanno continuato a praticare il m.assaggio c.ardiaco, ma senza successo. Purtroppo l’uomo è d.eceduto o a causa di un i.nfarto o di una e.mbolia p.olmonare.

Lutto a Pinzolo (Trento), non ce l’ha fatta Luigi Poli gestore del palaghiaccio. Il suo c.uore ha smesso di battere all’ospedale Santa Chiara di Trento nelle scorse ore. Il 68enne, secondo le prime informazioni, era stato trovato lunedì riverso nella vasca del ghiaccio che si trova all’interno della struttura forse a causa di un m.alore. Una volta trovato era stato dato l’allarme e sul posto si erano portati i soccorsi sanitari  e l’equipe medica d’emergenza con l’elicottero. In condizioni drammatiche era stato elitrasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento senza però più riprendersi.

Una donna di 35 anni, E.F., è ricoverata in prognosi riservata all’o.spedale Santa Corona di Pietra Ligure dove è arrivata in g.ravi condizioni a seguito di un m.alore che l’ha colpita mentre camminava lunedì in via Colonnello Aprosio a Vallecrosia (Imperia). La giovane si è accasciata al suolo ed è stata subito soccorsa da alcuni passanti, che hanno allertato il 112. Inizialmente la situazione non sembrava g.ravissima: si pensava che la donna fosse solo svenuta. Invece, al loro arrivo, i militi della Croce Azzurra Misericordia di Vallecrosia hanno compreso che la 35enne poteva essere v.ittima di qualcosa di più g.rave. E’ stato così allertato l’elisoccorso Grifo, che ha trasportato la donna all’ospedale savonese in codice rosso.

Intorno a mezzogiorno quest’oggi, giovedì 2 febbraio, sul lungomare di Trani, un uomo di circa 50 anni a bordo di un motoveicolo ha avvertito un m.alore ed ha perso il controllo del mezzo. A seguito dell’impatto con il cordolo della pista ciclabile, l’uomo si è schiantato sulla carreggiata ed ha riportato ferite al volto. Il 50enne era di ritorno a casa dopo essersi sottoposte a cure odontoiatriche. L’uomo è stato prontamente soccorso da alcuni pedoni che hanno allertato i soccorsi. Sul posto Polizia locale e ambulanza del 118.

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