Migliaia di pubblicazioni scientifiche e casi clinici peer-reviewed da consultare
Dopo aver segnalato i casi di Manuela, colpito da paralisi da vaccino e definita “paziente psichiatrico, di Giulia, con grave pericardite da vaccino che i medici addebitavano all’ansia e di numerose altre evidenziate sui social, arrivano testimonianze dagli Stati Uniti. Anche lì, chi si reca in ospedale con problemi cardiaci dopo il vaccino spesso ha soltanto una diagnosi di stato ansioso.
Tianne Albrow il 26 dicembre scrive su Twitter: “Sono andata al pronto soccorso, dopo aver avvertito dolore al petto per la quinta volta dopo la prima dose di Pfizer. La prima notte avevo anche insensibilità al volto, una settimana dopo il naso che sanguina. Non appena ho detto al medico che era successo dopo la mia vaccinazione, ha detto che avevo l’ansia e che avrei dovuto ricevere immediatamente il mio richiamo. ho rifiutato”.

Numerosi utenti hanno confermato esprimendo solidarietà e confermando quanto denunciato da Tianne Albrow.
Tra le varie risposte:
Lynn Pacheco scrive: “Situazione simile è successa a me, ho ricevuto un’esenzione medica temporanea. Ora NON è più accettata. Devo ricevere J&J entro il primo gennaio o perdo il mio lavoro da infermiera”
Rosa Walker scrive: “Se puoi, vai via, fuori da quell’ospedale. Perché tutti questi medici non riconoscono le reazioni ai vaccini? I medici dovrebbero tutelare i loro pazienti, non lavorare con FDA, CDC, Pfizer o il nostro governo”.