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L’avvocato marsigliese Eric Lanzarone si è presentato in Tribunale in sede civile a Marsiglia, lunedì 9 gennaio, per cercare di far riconoscere l’artrite reumatoide sviluppata dalla cinquantenne Clara, “pochi giorni dopo la sua seconda dose del v. Pfizer”. “Oggi non riesce più a camminare per più di 300-400 metri e da allora è in congedo per malattia. È un effetto collaterale totalmente invalidante”, afferma Lanzarone.
Nell’udienza in contraddittorio di lunedì davanti al tribunale civile, l’avvocato ha richiesto la nomina di un perito medico per stabilire il nesso di causa ed effetto tra le v. e lo sviluppo di questa malattia infiammatoria articolare. “La sua vita è diventata un inferno. Stiamo cercando di far riconoscere il nesso di causalità con la sua v.”, continua il legale.
Lo scorso ottobre l’avvocato aveva già ottenuto a Parigi la nomina di un perito medico in un caso simile. “A Marsiglia ho citato anche BioNTech, perché, durante l’audizione a Parigi, Pfizer ha scaricato ogni responsabilità sul loro laboratorio”, spiega.
Se questo ricorso è il primo a Marsiglia e il secondo in Francia, sarà ben lungi dall’essere l’ultimo. Eric Lanzarone dice di avere 300 files simili. “Ritrovo spesso patologie identiche: deficit visivo, endometriosi, tanta miocardite”. Il legale è diventato tra i più richiesti dopo aver attaccato la clausola del contratto tra Pfizer e la Commissione europea, che prevede, in caso di danni, il risarcimento a carico degli Stati. “Hanno privatizzato i profitti e socializzato i rischi. Ritengo che non spetti ai contribuenti francesi pagare gli effetti indesiderati”, disse Lanzarone.
Nel caso di Clara, Lanzarone ha richiesto come consulente un immunologo specializzato in medicina interna. Tra le loro argomentazioni: l’artrite reumatoide, la malattia autoimmune di cui soffre Clara, farebbe parte della lista degli effetti avversi del v. contro il Covid pubblicata da Pfizer.
“L’autoimmunità è proprio il tema di questo dossier” assicura Lanzarone. Da parte loro, Pfizer e BioNTech richiedono che questo esperto sia un reumatologo. Secondo loro, “il più delle volte la poliartrite è una malattia genetica e c’è un lungo elenco di cause di questa malattia”. Pfizer e BioNTech non riconoscono “nessun nesso causale tra l’iniezione del v. e i sintomi di Clara, in nessun momento si fa menzione di un difetto del prodotto e non si sa se i dolori articolari c’erano prima”. Per Lanzarone, un reumatologo non troverà un nesso causale. “Se il Tribunale nominerà un reumatologo, questi verrà a vedere di cosa soffre il mio cliente. Ma quello che voglio è il nesso causale con l’iniezione che ha provocato, sei giorni dopo, l’artrite reumatoide”, dice Lanzarone. Due diversi esperti sono pertanto richiesti da ciascuna delle parti. Spetterà al giudice decidere con deliberazione prevista per il 13 febbraio 2023.