Migliaia di pubblicazioni scientifiche e casi clinici peer-reviewed da consultare
Appena pubblicato, l’articolo pone l’attenzione sull’eccesso di mortalità dell’ultimo anno, senza tuttavia ricondurre minimamente alla più probabile delle cause della catastrofe cui stiamo assistendo.
“Più di 650.000 decessi sono stati registrati nel Regno Unito nel 2022, il 9% in più rispetto al 2019. Questo rappresenta uno dei più alti livelli di morte in eccesso al di fuori della pandemia in 50 anni. Sebbene molto al di sotto dei livelli di picco della pandemia, ha sollevato domande sul motivo per cui muoiano ancora più persone del normale. I dati indicano che gli effetti della pandemia sulla salute e le pressioni del SSN sono tra le principali spiegazioni”.
Quindi le motivazioni sarebbero:
- Effetti della pandemia sulla salute
- Pressioni sul SSN
Per quanto riguarda il Covid-19, sembrerebbe non essere il fattore principale secondo gli autori dell’articolo di approfondimento.

Ma allora, quale mai potrebbe essere la causa? Si chiedono preoccupati i giornalisti.
Un certo numero di medici, scrivono, sta attribuendo questo picco di decessi alla crisi del NHS, il Servizio Sanitario Nazionale britannico.
Certo, ma non è comunque sufficiente a giustificare questi terrificanti numeri.
Allora sopraggiunge la seconda causa, che a loro dire sarebbe da ricondursi ai postumi di un’infezione da Covid.
I postumi.
Ma…il vaccino?
“Nessuna prova dell’effetto del vaccino“ prontamente concludono.
“L’aumento dei problemi cardiaci è stato indicato da alcuni online come prova che i vaccini Covid stiano guidando l’aumento dei decessi, ma questa conclusione non è supportata dai dati”, si legge.
Da “alcuni”? Peccato che questi anonimi sono scienziati accreditati e i dati sono regolarmente riportati in pubblicazioni peer-reviewed.
Ma i dati mancano, insistono.
“Un tipo di vaccino Covid è stato collegato a un piccolo aumento dei casi di infiammazione e cicatrizzazione cardiaca (pericardite e miocardite). Ma questo particolare effetto collaterale del vaccino è stato osservato principalmente nei ragazzi e nei giovani, mentre i decessi in eccesso sono più alti negli uomini più anziani – di età pari o superiore a 50 anni.
E questi casi sono troppo rari – e per lo più non fatali – per spiegare l’eccesso di decessi“, scrivono.
Intanto bisognerebbe capire cosa intendano gli autori per rarità riferendosi all’incidenza della miocardite nei giovani – patologia che in buona parte dei casi come sappiamo può essere silente, ma non per questo meno insidiosa.
Ma gli autori assicurano il contrario! L’infiammazione cardiaca, scrivono “ è perlopiù non fatale”.
Sarà colpa del cambiamento climatico.
Fonte:
https://www.bbc.com/news/health-64209221