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Il Cile ha iniziato oggi lunedì 7 febbraio la campagna di vaccinazione covid con la quarta dose contro il covid-19 per le persone con più di 55 anni, nel mezzo di un’ondata di contagi.
Per segnare l’inizio della nuova fase del programma di vaccinazione in Cile, il presidente Sebastián Piñera si è recato in un centro sanitario durante le sue vacanze nel sud del paese e ha ricevuto il suo secondo booster, la quarta dose in assoluto.
“L’ondata della variante omicron sta avendo effetti devastanti in tutto il mondo. Ci sono giorni in cui più di 20 milioni di persone sono state contagiate”, ha detto il capo del governo, che è alla fine del suo mandato.
“Per proteggerci, abbiamo seguito una strategia fin dal primo giorno che è quella di anticipare, essere un passo avanti in modo che il coronavirus non ci colga di sorpresa”, ha detto alla stampa il presidente conservatore.
In Cile avevano già iniziato la somministrazione della quarta dose il 10 gennaio ad immunodepressi, operatori sanitari e anziani che vivono in case di cura.
Dei 18,9 milioni di persone nella popolazione target – dai 3 anni in su – solo il 2,1% ha ricevuto finora la quarta dose.
Un totale dell’89,6% dei cileni della popolazione vaccinabile ha completato il programma di vaccinazione di base – vaccino a dose singola o due dosi – e il 73,9% ha ricevuto la terza dose di richiamo.
Ad oggi, il Paese ha acquistato 51,5 milioni di dosi da Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca, Sinovac, CanSino, Sputnik e Janssen.
“Niente è sufficiente perché il virus e, soprattutto, (la variante) l’omicron hanno una capacità contagiosa che ha sorpreso il mondo intero e ha causato il collasso dei sistemi sanitari dei paesi più sviluppati del mondo”, ha evidenziato Piñera.
Il Cile inizia la campagna della quarta dose della quarta dose in mezzo a un’ondata di infezioni con numeri giornalieri record superiori a 30.000.
Il Paese registra 2,3 milioni casi di covid e quasi 40.000 morti dall’inizio della pandemia nel 2020.
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