• Aprile 19, 2024

Ema chiede un riesame a Pfizer e Moderna per valutare il nesso tra problemi mestruali e vaccini mRNA

Sostienici

Tutti noi di Eventi Avversi News vogliamo che siate sempre aggiornati. La nostra missione non è solo quella di tenere i riflettori accesi, noi vogliamo fornirvi i migliori contenuti. Se apprezzate il nostro lavoro e volete sostenerci, potete farlo con una libera donazione.


Il Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza: approfondire rapporto tra farmaci Pfizer e Moderna e mestruazioni abbondanti. Nessun legame invece con l’amenorrea.

“Un riesame cumulativo aggiornato dei casi di mestruazioni abbondanti” associati alla somministrazione di vaccini anti-Covid a mRna (Pfizer/BioNTech e Moderna). Lo chiederà alle aziende titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio il Prac, Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza dell’Agenzia europea del farmaco Ema.

Il Prac – riferisce l’ente regolatorio Ue dopo l’ultima riunione del comitato – sta continuando la sua valutazione sui casi di sanguinamento mestruale pesante con i vaccini Comirnaty* e Spikevax*. Il Prac ha riesaminato tutti i dati disponibili, compresi i casi segnalati durante gli studi clinici sui due prodotti, i casi segnalati spontaneamente in Eudravigilance e i dati della letteratura. Gli esperti hanno così convenuto di proseguire nella valutazione, richiedendo alle aziende un riesame dei casi. Non appena saranno disponibili ulteriori informazioni, l’agenzia assicura di comunicarle.

Le mestruazioni pesanti – spiega l’Ema – possono essere definite come sanguinamenti mestruali caratterizzati da un aumento del volume e/o della durata del ciclo, che interferisce con la qualità della vita fisica, sociale, emotiva e materiale della persona. I disturbi mestruali sono molto comuni e possono verificarsi in concomitanza di un’ampia gamma di condizioni mediche di base, nonché per stress e stanchezza.

“Nessun legame” invece è stato ravvisato dall’Ema tra la somministrazione di vaccini anti-Covid a mRna e l’assenza di mestruazioni. Il Prac ha concluso che “non ci sono prove sufficienti per stabilire un’associazione causale tra i vaccini Covid-19 Comirnaty* e Spikevax* e casi di amenorrea“, che può essere definita come assenza del ciclo per un periodo di 90 giorni o superiore.

Il Comitato – riferisce l’Ema – ha valutato tutti i dati disponibili, compresi i risultati della letteratura e i casi di amenorrea segnalati a EudraVigilance dopo la somministrazione” dei vaccini di Pfizer/BioNTech e di Moderna. Complessivamente, gli esperti hanno ritenuto “che i dati disponibili non supportino il nesso causale e un aggiornamento delle informazioni di prodotto per entrambi i vaccini”.

Ad ogni modo il Prac continuerà a monitorare attentamente questo problema – assicura l’ente regolatorio Ue – e ha chiesto alle aziende titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio di includerlo nei prossimi rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza (Psur) per Comirnaty e Spikevax.

Fonte adnkronos

Iscriviti alla nostra newsletter

Sostienici

Tutti noi di Eventi Avversi News vogliamo che siate sempre aggiornati. La nostra missione non è solo quella di tenere i riflettori accesi, noi vogliamo fornirvi i migliori contenuti. Se apprezzate il nostro lavoro e volete sostenerci, potete farlo con una libera donazione.


eVenti Avversi

Read Previous

Trovato morto nel suo studio il dottor Guglielmo Trovato medico di famiglia. Sul web prendeva di mira i ” no vax”

Read Next

Malore per la vicesindaca di Napoli Mia Filippone. Ricoverata d’urgenza

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker Rilevato

Abbiamo rilevato che utilizzi adblock. Per proseguire la navigazione, per favore, disabilitalo sul nostro sito. Ci aiuta a mantenere i costi del servizio.

Powered By
100% Free SEO Tools - Tool Kits PRO