• Marzo 29, 2024

Il CEO di Moderna annaspa alla domanda sulla presenza di una sequenza di DNA brevettata dalla sua azienda nel 2016, nel SARS-CoV-2

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Il CEO di Moderna Stephane Bancel in un’intervista, ha avuto serie difficoltà a rispondere alla domanda sul motivo per cui il coronavirus di Wuhan (COVID-19) presenti una sequenza genetica brevettata dalla sua azienda tre anni prima dell’emergere della malattia in Cina.

Bancel ha annaspato in diretta nella risposta durante un’apparizione del 24 febbraio nel programma “Mornings with Maria” su Fox Business. La conduttrice del programma Maria Bartiromo ha chiesto al CEO di Moderna, spiegazioni sulla presenza nel SARS-CoV-2, di una minuscola sezione di DNA brevettata da Moderna nel 2016.

“I miei scienziati stanno esaminando quei dati per vedere quanto siano accurati o meno. Come dicevo prima, l’ipotesi di una fuga accidentale da un laboratorio è possibile…Gli esseri umani commettono errori”, ha risposto Bancel. “È possibile per ciò che hai appena menzionato. Gli scienziati stanno analizzando per sapere se ciò sia reale o meno”.

L’amministratore delegato di Moderna ha continuato: “È possibile che il laboratorio del Wuhan Institute of Virology (WIV) in Cina stesse lavorando al potenziamento del virus o alla modifica genetica… e poi ci sia stato un incidente… in cui qualcuno sia stato infettato in laboratorio – e poi potrebbe aver infettato famiglia e amici”.

La domanda di Bartiromo nasceva da uno studio pubblicato su Frontiers in Virology che menziona la presenza della sequenza del gene MSH3 nel sito di scissione della furina SARS-CoV-2. Lo studio del 21 febbraio ha sottolineato che la presenza del gene MSH3 – che ha una possibilità su tre trilioni di verificarsi in natura – è “altamente insolita e richiede ulteriori indagini“.

L’autore e ricercatore Steve Quayle ha sottolineato che la sequenza del gene MSH3 appartiene a Moderna. Il produttore di farmaci con sede a Cambridge, nel Massachusetts, ha depositato il brevetto per MSH3 il 4 febbraio 2016 ed è stato approvato il 7 marzo 2017. Secondo Quayle, MSH3 è “noto per influenzare negativamente il modo in cui le cellule danneggiate si riparano da sole nel corpo”.

La risposta di Bancel, confusa e incerta, sembra rafforzare la teoria delle fughe di laboratorio.

Bancel ha sostienuto che SARS-CoV-2 possa essere sfuggito al WIV attraverso un ricercatore infetto, che ha poi trasmesso il virus. La teoria della perdita di laboratorio contraddice la narrativa dominante,secondo cui il virus sia emerso dal mercato ittico di Huanan nella capitale della provincia cinese di Hubei, situata a 20 miglia dall’istituto.

Durante i primi giorni della pandemia di COVID-19, il dottor Anthony Fauci, esperto di malattie infettive, ha tentato di respingere la validità della teoria della fuga di laboratorio. Le e-mail di Fauci emerse a seguito di una richiesta del Freedom of Information Act hanno dimostrato che invece fosse ben consapevole della possibilità che SARS-CoV-2 potesse essere trapelato dal laboratorio WIV e diffuso nella popolazione.

Tra le tante e-mail ce n’è una datata 1 gennaio 2020 dall’immunologo Dr. Kristian Anderson dello Scripps Research Institute in California. Scripps ha scritto a Fauci nell’e-mail, che alcune caratteristiche del virus alla base di COVID-19 “potrebbero essere state create dall’uomo”.

Un’altra e-mail datata 19 aprile 2020 ,Peter Daszak, presidente di EcoHealth Alliance, ha ringraziato Fauci perchè “Ha affermato pubblicamente che le prove scientifiche supportano un’origine naturale per COVID-19 da uno spillover pipistrello all’uomo”. Due giorni prima che Daszak inviasse la sua e-mail, Fauci aveva annunciato che ritenesse che il virus fosse emerso dai pipistrelli in Cina.

Commentando il rilascio delle e-mail di Fauci, il virologo e informatore Dr. Li-Meng Yan ha affermato che i messaggi hanno sempre dimostrato la sua teoria secondo cui il virus sia fuggito da un laboratorio.


Ha aggiunto che le e-mail del 2020 del consigliere medico capo della Casa Bianca contenevano “molte informazioni utili”, il che suggeriva che sapeva molto più di quello che ha rivelato.

“Le email verificano il mio lavoro fin dall’inizio. Queste persone sanno cosa è successo, ma scelgono di nasconderlo per la Cina e per i propri benefici”, ha dichiarato Yan a Newsmax durante un’intervista del giugno 2021.

GUARDA IL VIDEO: https://www.brighteon.com/91af8210-21e5-4302-88e8-6677f1341b9a

Fonte: Natural News

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