Migliaia di pubblicazioni scientifiche e casi clinici peer-reviewed da consultare
In ottobre, il numero di casi confermati di Covid-19 in Giappone ha inaspettatamente iniziato a diminuire bruscamente.
Le misure di prevenzione e controllo delle epidemie in Giappone non sono più forti di prima, anzi si stanno allentando.
Questo fenomeno anomalo è probabilmente correlato alla mutazione del virus.
I ricercatori giapponesi hanno scoperto che la nuova mutazione del nuovo coronavirus può causare l’auto-estinzione del virus.
Il team di ricerca dell‘Istituto Nazionale di Genetica del Giappone e dell’Università di Niigata ha recentemente pubblicato una ricerca. Gli studi hanno scoperto che nel genoma del ceppo mutante delta, un enzima chiamato “nsp14” è mutato, costringendo il virus a non riuscire a completare le riparazioni in tempo e portandolo all’auto-estinzione.
Nel processo di rapida replicazione e diffusione del virus, il genoma a volte subisce mutazioni sbagliate, che è anche una delle principali cause di malattia.
In questo momento, “nsp14” è generalmente responsabile della riparazione. Tuttavia, se la riparazione non è tempestiva e si accumulano troppe mutazioni, il virus potrebbe non essere in grado di riprodursi.
Gli studi hanno scoperto che tra i virus con mutazioni in “nsp14”, la mutazione genetica del virus è da 10 a 20 volte superiore a quella del virus generale. Pertanto, quando il numero di casi in Giappone ha raggiunto il suo picco a fine agosto, l’enzima “nsp14” nel nuovo coronavirus era già mutato.
Nella quinta ondata dell’epidemia, la percentuale di virus che hanno mutato l’enzima “nsp14” ha continuato ad aumentare man mano che l’infezione si espandeva.
Durante il periodo che va da prima del picco, al momento in cui il numero di casi si è attenuato, ha rappresentato quasi tutti i casi infetti.
Anche la terza ondata dell’epidemia dallo scorso autunno a marzo di quest’anno ha avuto la stessa tendenza.
Pertanto, Izuro Inoue, professore presso l’Istituto Nazionale di Genetica in Giappone, ritiene che il motivo per cui il numero di casi in Giappone è diminuito, sia dovuto al fatto che dopo la mutazione di “nsp14”, il genoma continua ad accumulare mutazioni sbagliate, e alla fine il virus si auto-estingue perché ormai incapace di ripararsi.
Inoltre, il team di ricerca ha ipotizzato che un enzima chiamato “ APOBEC” abbia mutato “nsp14“. Pare che in Asia orientale e Oceania, questo enzima sia particolarmente attivo in molte persone.
Questa ricerca è stata pubblicata dalla Japanese Society of Human Genetics in ottobre.