Migliaia di pubblicazioni scientifiche e casi clinici peer-reviewed da consultare
Il nuovo Ministro della Famiglia e Natalità con delega alle Pari Opportunità Eugenia Roccella, eletta nel collegio plurinominale Calabria 1 alla Camera con Fratelli d’Italia, è stata negli ultimi due anni sostenitrice delle politiche vaccinale del Governo Draghi.
Già eletta con Forza Italia nel 2008, è stata sottosegretario al Welfare e due anni dopo sottosegretario alla Salute.
Nel 2013 viene nuovamente eletta ma, nel novembre dello stesso anno, lascia Forza Italia ed entra nel nuovo partito NCD di Angelino Alfano.
In seguito, prima di essere candidata in Fratelli d’Italia, aveva fondato nel 2015 il partito Identità e Azione con Gaetano Quagliarello e si era candidata nel 2018 con Noi con l’Italia di Maurizio Lupi senza superare lo sbarramento per l’ottenimento dei seggi.
Molto note le sue posizioni su aborto, fine vita e fecondazione assistita.
Nel 2006 ha definito la pillola abortiva RU 486 “un enorme inganno, è terrorizzante per le donne.”
In relazione al caso di eutanasia di Eluana Englaro, a seguito della sentenza definitiva di via libera della Cassazione, in un articolo sul Giornale, ha parlato di “arbitrio dei giudici”, spiegando che “La sentenza Englaro ha semplicemente portato alla luce il lungo movimento sotterraneo che avrebbe voluto condurre all’Eutanasia senza nemmeno passare dal Parlamento, senza interpellare i cittadini in alcun modo”. Ha inoltre ribadito che “è importante prendere una posizione forte, anche perché non esiste una posizione neutrale”, e che il governo avrebbe valutato, oltre ad un decreto ad hoc, possibilità di compiere ispezioni nella clinica di Udine.
Circa la pronuncia di incostituzionalità di alcune parti della Legge 40 sulla procreazione assistita, ha dichiarato che “la 40 non è una legge cattolica” e che “la legge 40 resta quella che è, e i centri devono continuare ad applicarla nella sua lettera e con prudenza”. La legge 40, ha dichiarato, “ha resistito a tutti gli attacchi ed è stata confermata nel suo impianto dalla Corte Costituzionale. La legge è basata su un equilibrio fra tutti i soggetti coinvolti”.
Riguardo alla commercializzazione anche in Italia della pillola abortiva RU 486, ha dichiarato che si vuole “introdurre l’aborto a domicilio”.
In una lettera pubblicata sul Corriere della Sera del 16 gennaio 2010, è intervenuta nel dibattito sulla diagnosi preimpianto, riaperto da una sentenza della magistratura di Salerno, dichiarando che “Il desiderio di maternità non può trasformarsi in un diritto e in particolare un diritto al figlio sano” e che “la diagnosi preimpianto non è una terapia, ma una pura forma di selezione genetica, spesso su semplice base probabilistica”.
Si è espressa più volte perché nell’ambito della fecondazione eterologa si abbandonasse la dicitura ipocrita di “ovodonazione”: “Tranne che in rarissimi casi si tratta di compravendita, anzi di sfruttamento di giovani donne bisognose che mettono a repentaglio la propria salute sottoponendosi alle pesanti stimolazioni ormonali necessarie alla cosiddetta donazione”, ha dichiarato in una lettera al Corriere della Sera del 25 maggio 2010.
Negli ultimi due anni ha sostenuto pienamente le politiche vaccinali del governo Draghi.
Scriveva su Facebook il 9 aprile 2021: “Mi ha fatto piacere stasera sentire Draghi dire parole chiare sulla vaccinazione agli anziani. Tutti parlano di difendere le persone fragili, ma con la pandemia queste dichiarazioni si sono rivelate spesso vuote, prive di verità. Non c’è stata una reazione forte di fronte alla strage di anziani a cui assistiamo ogni giorno, non c’è stato uno slancio unanime di solidarietà, e questo si è visto anche con la corsa al vaccino di questa o quella categoria, quando tutti sanno che la percentuale di rischio è connessa in primo luogo all’età. La mia amica Assuntina Morresi ripete spesso una domanda terribile: come avremmo reagito se a morire fossero stati i giovani? Cosa sarebbe successo se invece dei 200/500 ultrasettantenni che ogni giorno si spengono, ci fossero stati ragazzi di vent’anni, o anche quarantenni? Le parole dure di Draghi nei confronti di chi non capisce o non vuole capire che ogni dose di vaccino tolta agli anziani e a chi è davvero fragile vuol dire metterne a rischio la vita, mi sono sembrate sincere, e degne di un vero leader”.
