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Scopo: Poco si sa del reale impatto dell’epidemia di COVID-19 sulle ricadute qualitative e quantitative sulla gestione dei malati di cancro. Il nostro obiettivo era quello di fornire prove degli effetti di SARS-COV-2 sulla gestione dei malati di cancro nel mondo reale.
Metodi: In un ospedale generale in un distretto in Italia con alta prevalenza di COVID-19 durante la prima ondata, abbiamo analizzato retrospettivamente i dati dell’attività oncologica, vale a dire la diagnosi di nuovo cancro, i tipi di trattamento (endovenoso o per via orale), gli studi di ricerca clinica e l’utilizzo di farmaci e confrontato i risultati con quelli del 2019, prima della pandemia. I dati sono stati riassunti in cifre boxplot per intervallo mediano e interquartile.
Risultati: Nel 2020, è stata dimostrata una significativa riduzione della nuova diagnosi di cancro rispetto al 2019, con il 17,4% in meno di diagnosi di cancro, l’84,5% in meno di pazienti arruolati in studi clinici, una riduzione del 10,6% nel trattamento antitumorale per via endovenosa e un aumento del 42,7% nel trattamento antitumorale orale.
Conclusione: I nostri dati indicano una significativa riduzione della diagnosi del cancro, del trattamento venoso antitumorale e dei pazienti arruolati in studi di ricerca clinica nel 2020 rispetto al 2019, sebbene vi sia stato un aumento significativo del trattamento orale. Questi dati suggeriscono che la pandemia di COVID-19 ha avuto un profondo impatto sulla gestione reale dei malati di cancro in un distretto italiano con un’alta prevalenza di COVID-19.