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“Il selenio (Se) è un elemento onnipresente simile allo zolfo (S) esistente nella crosta terrestre in varie forme organiche e inorganiche. La concentrazione di selenio varia notevolmente a seconda dell’area geografica. Di conseguenza, anche il contenuto di selenio nei prodotti alimentari è variabile. È noto che il basso apporto di Se è associato ad una maggiore incidenza di cancro e malattie cardiache. Pertanto, è consigliabile integrare la dieta con questo elemento in una forma corretta.
Sebbene l’aumento delle concentrazioni ematiche di Se possa essere raggiunto con vari preparati farmacologici, solo una forma chimica (selenito di sodio) può offrire una vera protezione.
Il selenito di sodio, può ossidare i gruppi tiolici nella proteina virus disolfuro isomerasi rendendola incapace di penetrare nella membrana cellulare sana. In questo modo il selenito inibisce l’ingresso dei virus nelle cellule sane e annulla la loro infettività. Pertanto, questo semplice composto chimico può potenzialmente essere utilizzato nella recente battaglia contro l’epidemia di coronavirus.
Va detto che questo reagente chimico è piuttosto economico e facilmente reperibile.
È solo sfortunatamente che i medici, avendo una conoscenza limitata di questo minerale, non riescono a comprendere come una sostanza chimica così semplice possa avere effetti così positivi sulla salute”.