Migliaia di pubblicazioni scientifiche e casi clinici peer-reviewed da consultare
Il calciatore del Bayern Monaco e della nazionale tedesca Joshua Kimmich, premiato lo scorso anno come migliore difensore della Champions League, ha ammesso lo scorso sabato di non essere vaccinato contro il coronavirus perché ha “alcune riserve, soprattutto sulla mancanza di studi a lungo termine”.
“Sono preoccupato per l’assenza di studi sugli effetti a lungo termine“, ha dichiarato lunedì il calciatore a Sky Sport. “Sono cosciente della mia responsabilità, seguo ogni misura igienica e faccio un tampone ogni due o tre giorni. Ognuno dovrebbe essere libero di decidere per se stesso“.
Kimmich, insieme al compagno di squadra Leon Goretzka, aveva lanciato l’iniziativa filantropica WeKickCorona a supporto degli ospedali in difficoltà per la pandemia. Il Bayern Monaco ha spinto tutti i propri tesserati a vaccinarsi e critiche alla scelta di Kimmich sono arrivate anche dall’amministratore delegato, Karl-Heinz Rummenigge che ha affermato: “In quanto personaggio pubblico, ma anche in generale, sarebbe meglio se si vaccinasse”.