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“Gloria Saccani Jotti sarà ministro dell’Università”. Lo ha detto pochi minuti fa Silvio Berlusconi lasciando la Camera.
Gloria Saccani, nata a Reggio Emilia nel 1956 e già deputata nella scorsa legislatura, sempre nelle liste di Forza Italia, è stata rieletta in questa tornata nel collegio di Forlì-Cesena (seppur con qualche polemica, essendo stata bollata come “paracadutata” in un territorio con il quale non risulta avere particolari legami). Dal giorno della sua entrata in Parlamento e fino al termine della legislatura ha fatto parte della VII commissione cultura, scienza e istruzione della Camera dei deputati.
Laureata in medicina e specializzata in anatomia patologica, Gloria Saccani Jotti vive a Milano e insegna patologia clinica come professoressa ordinaria all’Università di Parma. Dal 2009 al 2013 ha fatto parte del consiglio di amministrazione dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ed è stata componente del consiglio di amministrazione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr).
Il 17 novembre 2021 la Camera aveva approvato un suo ordine del giorno, presentato anche vicepresidente dell’Assemblea Andrea Mandelli, entrambi di Forza Italia, che impegnava il Governo a considerare l’opportunità di prevedere l’estensione dell’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari con riferimento alla terza dose di vaccino contro il Covid.
L’Odg ricordava che il Consiglio di Stato, con sentenza n. 7045 del 20 ottobre 2021, aveva confermato la legittimità dell’obbligo vaccinale contro il virus Sars- CoV-2 previsto per il personale sanitario, sostenuto con forza dalla deputata Saccani Jotti.
Nell’Odg veniva anche evidenziato che – come emergeva dal report “Epidemia Covid-19” dell’Iss aggiornato al 10 novembre 2021- dopo i sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale si osservava una forte diminuzione dell’efficacia vaccinale in tutte le fasce di età.
Alla luce di tutto questo, l’Odg Mandelli-Saccani Jotti impegnavano appunto il Governo “a valutare l’opportunità di prevedere l’estensione dell’obbligo di cui all’art. 4, comma 1 del decreto-legge 1 aprile 2021, n. 44, convertito nella legge 28 maggio 2021, n. 76° con riferimento alla terza dose di vaccino”.