Migliaia di pubblicazioni scientifiche e casi clinici peer-reviewed da consultare
Lunedì 26 dicembre il canale YouTube dell’associazione MWGFD (“Medici e Scienziati per la Salute, la Libertà e la Democrazia”) ha pubblicato un breve video in cui il dott. Ronald Weikl, vicepresidente dell’associazione, annuncia la pubblicazione su Rumble di un’intervista al noto avvocato austriaco Roman Schiessler, padre del ventiduenne vicecampione austriaco di nuoto Stephan Haider, morto suicida nel mese di agosto. Nell’intervista interviene, oltre al dott. Wikl e all’avvocato Schiessler, anche il patologo dott. Arne Burkhardt.
Roman Schiessler rivela che suo figlio, il vicecampione austriaco di nuoto e studente di matematica Stephan Haider, si è suicidato perchè aveva subito un danno cardiaco così grave dal vaccino covid che gli impediva di continuare l’attività agonistica.
“Ho perso mio figlio, ci penso tutto il giorno. […] di notte resto sveglio per ore, poi mi riaddormento. La mia vita personale è molto triste al momento”, dice Schiessler. Dopo la vaccinazione il giovane campione di nuoto non ha più potuto coltivare la sua passione per il nuoto. Il Prof. Arne Burkhardt e il suo team hanno scoperto che la vaccinazione era chiaramente responsabile del grave danno al cuore e all’aorta di Stephan Haider. Il Prof. Burkhardt conclude che è risaputo che le persone che hanno subìto una miocardite così grave in giovane età potrebbero morire entro 5-10 anni. Il cuore di Stephan Haider era così gravemente danneggiato che, secondo Burkhardt, sarebbe morto ben prima dei 5 anni. Il padre ha presentato istanza alla procura di Vienna per ottenere la documentazione relativa alla vaccinazione. Come previsto, l’istanza è stata rifiutata. Ma il padre continuerà ad insistere.
“Mi è sempre stato chiaro che se qualcosa va storto, allora c’è un problema. Questo era chiaro per me ed era chiaro anche per la famiglia. È stato ancora più sorprendente quando ha smesso di nuotare a maggio. Ho scoperto solo dopo che aveva smesso di nuotare. Quindi non ha più partecipato ai campionati nazionali”, continua Schiessler. “E’ impossibile che nel mondo dello sport agonistico nessuno l’abbia notato, era così evidente che stesse male e questa è stata la ragione per cui ha preso la decisione del suicidio”, aggiunge.
Ora cercherà di convincere la Procura della Repubblica che esistono “sufficienti elementi di fatto” per poter avviare le opportune azioni investigative. “Forse è anche importante ricordare che la parte medica ha confermato che in realtà è legalmente irrilevante se si sia ucciso o meno. Sarebbe comunque morto prematuramente per il danno che ha subito. Forse bisogna dirlo molto chiaramente che in realtà si è solo risparmiato la sua sofferenza”, continua il padre di Stephan Haider.
Il dott. Weikl fa un’ipotesi sul motivo per cui gli atleti siano particolarmente colpiti dai danni da vaccinazione. Per molto tempo, l’iniezione nel muscolo deltoide è avvenuta senza aspirazione. Ciò significa, secondo Weikl, che la vascolarizzazione molto estesa e pronunciata negli atleti determina più possibilità di entrare nel flusso sanguigno e direttamente al cuore (o alle arterie coronarie). “Stephan è stato vaccinato l’ultima volta a dicembre e la morte, il suicidio, è avvenuta ad agosto e dopo più di 8 mesi si potevano ancora vedere le proteine spike – c’erano enormi cambiamenti lì, reazioni autoimmuni”, afferma il dott.Weikl.
Il dott. Arne Burkhardt ha aggiunto: “Sulla base della nostra esperienza di 80 casi, abbiamo riscontrato un’intera gamma di alterazioni d’organo tipiche delle sequele della vaccinazione. […] ma in primo piano qui c’erano due sistemi di organi, se vogliamo, o organi. Prima di tutto il cuore con una miocardite ricorrente molto grave, cioè un’infiammazione del muscolo cardiaco, e dall’altra abbiamo anche un’infiammazione e una distruzione parziale dei grandi vasi, specialmente dell’aorta principale. E abbiamo osservato un totale di 5 casi in cui l’aorta del corpo si è poi rotta, a causa di questo danno”. “Si diceva principalmente che il vaccino e l’induzione della proteina spike e la successiva formazione di anticorpi avvenissero nel muscolo nel sito di iniezione. […] E infatti, siamo stati anche in grado di dimostrare che le cellule muscolari lì producono la proteina spike. Ma poi, a vari livelli, il vaccino ha più o meno sempre inondato tutto il corpo. E così possiamo mostrare lesioni nei tubuli seminiferi e nella spermatogenesi. Nella tiroide, nel cervello, nei vasi sanguigni, soprattutto, possiamo dimostrare una possibile sintesi proteica spike ovunque. E il problema è che sembra che abbiano trovato un modo per attivare la sintesi delle proteine spike, ma nessuno ha pensato abbastanza a disattivarla”, continua il dott. Burkhardt nell’intervista.
L’associazione MWGFD così commenta l’intervista: “Si spera che questo video sia un potente campanello d’allarme per tutti coloro che hanno ancora cuore e mente e sono in grado attraverso le loro attività professionali di dare un contributo per porre fine a questo crimine oltraggioso il prima possibile, e i colpevoli, e specialmente quelli dietro le quinte che tirano i fili, devono essere ritenuti responsabili. Il caso del giovane Stephan Haider è tutt’altro che isolato, ma sicuramente particolarmente tragico. Il padre, Roman Schiessler, è disperato per il destino di suo figlio. I suoi tentativi legali verso l’ufficio del pubblico ministero di Vienna finora non hanno avuto successo. Ma non si arrenderà perchè ci sarebbero “elementi fattuali sufficienti” per avviare le indagini. Il suicidio ha solo accorciato le sofferenze del figlio, che sarebbe morto “prematuramente comunque”. Le vittime e i loro parenti dovrebbero unirsi agli avvocati che stanno già intentando azioni legali o denunce. Le azioni legali devono ora “aumentare” come le cause in corso in Svizzera”.