La lettera di una 29enne: "Ero già disabile ma il v. mi ha distrutto la vita"

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La 29enne Henrietta Freeman scrive su Twitter che lo scorso anno è stato tra i più difficili della sua vita. La sua lettera è stata pubblicata nei giorni scorsi dal sito inglese “The Conservative Woman”.

“Ero già una ragazza disabile ma il vaccino covid ha distrutto la vita”, scrive la 29enne.

“Ho 29 anni. Ho una lesione cerebrale e sono paralizzata dal petto in giù. Uso una sedia a rotelle elettronica. A causa delle mie condizioni mi è sembrato sensato fare il vaccino. Ho ricevuto AstraZeneca a causa di allergie. Quando sono andata a ricevere il richiamo ho spiegato perché avevo fatto il vaccino AstraZeneca ma mi è stato detto che Pfizer sarebbe andato bene.

Avrei dovuto fidarmi del mio istinto il 9 ottobre 2021. Ora ho 34 sintomi che colpiscono tutto il mio corpo: mal di testa 24 ore su 24, tachicardia, fotofobia, incapacità di mangiare molto, acufene, infezioni croniche, mastocitosi e danni ai polmoni. Sono costretta a letto, con un ventilatore per la maggior parte del giorno e della notte – che mi rende difficile parlare e la mia voce ne risente ormai. Non ho nessuna qualità di vita. Ho poca vista da un occhio e ciò rende difficile sia guardare la televisione, che mi teneva occupata, e sia accedere al mio unico supporto, che è online. La mia funzione cognitiva e mentale è peggiorata, cosa difficile a questa età, e può essere rischioso quando dimentico alcune cose oltre ad essere imbarazzante.

Prima di ammalarmi ero attiva. Mi allenavo tre volte a settimana e giocavo a calcio in carrozzina. Ero fuori ogni settimana e e tanti fine settimana. Ero socievole al college, e la mia disabilità non ha influenzato la mia vita in modo troppo negativo.

Questo problema è molto più difficile da affrontare di qualsiasi cosa relativa alla mia disabilità: tenete presente che per quattro anni sono stata completamente paralizzata dal collo in giù, non riuscivo a parlare ed ero quasi morta. Nonostante questo, ho avuto una qualità di vita fantastica. La qualità della vita è tutto per me. Ho imparato, a causa della mia disabilità, che è la qualità della vita piuttosto che la durata della vita che conta di più. Non riesco a spiegare quanto sono frustrata per quello che mi è successo. E tutto è peggiorato dal fatto che mi è stato detto che questo vaccino mi avrebbe protetta. Ci sono molte persone con diverse disabilità che hanno avuto il vaccino per il mio stesso motivo. Purtroppo ora la loro condizione di salute è più complicata, peggiorata o hanno una moltitudine di altri problemi oltre alla loro disabilità pregressa. Alcuni potrebbero non rendersi conto che il peggioramento delle condizioni è stato causato dal vaccino, poiché è facile liquidare la causa della nuova patologia affermando che sia scaturita da patologie pregresse . Ho perso la fiducia nei vaccini e non rischierei di prendere nient’altro.

È difficile trovare le parole per esprimere la mia rabbia nei confronti della professione medica e delle autorità che incoraggiano le persone con disabilità a prendere il richiamo. Ognuno è diverso e dovrebbe valutato essere caso per caso con un adeguato consenso informato. Mi fa male sapere che ci saranno persone con altre disabilità, che potrebbero finire come me, la cui vita sarà rovinata e resa più difficile. Tutto quello che ci è stato detto è che il vaccino ci avrebbe protetti. Desidero disperatamente che la qualità della mia vita migliori; non chiedo molto”.

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