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L’incidenza della trombosi del seno venoso cerebrale (CVST) rappresenta un evento raro dopo che il vaccino vettore adenovirus COVID-19 di Johnson & Johnson ha iniziato a essere somministrato, sostengono i ricercatori.
L’incidenza complessiva aggiustata per età e sesso di CVST è stata di 2,34 per 100.000 persone-anno nella contea di Olmsted, Minnesota, dal 2001 al 2015, rispetto a un picco di incidenza di 8,65 per 100.000 persone-anno a 15 giorni dopo la vaccinazione secondo il database CDC Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS), secondo un team guidato da Aneel Ashrani, MD, MS, della Mayo Clinic di Rochester, Minnesota.
Quelli a più alto rischio di CVST dopo aver ricevuto il prodotto Johnson & Johnson all’inizio del 2021 erano donne di età compresa tra 30 e 39 anni (26,52 per 100.000 persone-anno) e donne di età compresa tra 40 e 49 anni (29,48 per 100.000 persone-anno) – con le donne in generale che avevano un rischio 5,1 volte superiore dopo la vaccinazione rispetto a prima della pandemia COVID (13,01 vs 2,53 per 100.000 persone-anno, P<0,001).
Secondo gli autori dello studio “La ragione per cui le donne hanno avuto una maggiore incidenza di CVST post-vaccinazione non è chiara; potrebbero essere stati coinvolti fattori di rischio CVST concomitanti o produzione di autoanticorpi“, hanno osservato in JAMA Internal Medicine.
“In questo studio di coorte basato sulla popolazione, abbiamo scoperto che il tasso di incidenza CVST 15 giorni dopo la vaccinazione Ad26.COV2.S era significativamente superiore al tasso prepandemico. Tuttavia, il tasso più elevato di questo raro effetto avverso deve essere considerato nel contesto dell’efficacia del vaccino nella prevenzione di COVID-19 “, ha esortato il gruppo di Ashrani.
Altre ricerche hanno scoperto che il COVID-19 grave è associato a più casi di CVST rispetto alla vaccinazione.
Un altro rapporto precedente ha dettagliato sei casi di CVST con trombocitopenia – tutti nelle donne e tutti entro 6-13 giorni dalla vaccinazione – su 6,85 milioni di persone che avevano ricevuto il vaccino Johnson & Johnson dalla fine di febbraio.
Quel rapporto ha portato a una breve pausa nell’uso del vaccino vettore adenovirus in aprile.
Per il presente studio, Ashrani e colleghi hanno setacciato i casi di CVST pre-pandemici della contea di Olmsted. Dei 39 casi trovati, 29 sono stati associati a un fattore di rischio di tromboembolia venosa predisponente, come infezione, cancro attivo e recente uso di contraccettivi orali. L’età mediana alla diagnosi di CVST era di 41 anni e il 56,4% erano donne.
In confronto, ci sono stati 38 eventi CVST supportati da dettagli o immagini sufficienti nei rapporti VAERS di persone che hanno ricevuto il vaccino Johnson & Johnson dal 28 febbraio al 7 maggio di quest’anno. Di questi casi, 27 si sono verificati nelle donne e l’età media era di 45 anni.
I ricercatori hanno notato il potenziale di bias di accertamento nel loro studio, dal momento che includevano solo casi di CVST “oggettivamente diagnosticati”. Hanno anche sotolineato che la segnalazione a VAERS è volontaria.
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