Migliaia di pubblicazioni scientifiche e casi clinici peer-reviewed da consultare
In questa struttura di quarantena COVID-19 nella città cinese di Shanghai, le persone giacciono in file di brandine separate da una distanza inferiore a un braccio… le loro valigie e altri effetti personali sparpagliati accanto a loro.
Nella struttura sono ammassate centinaia di persone risultate positive al COVID-19. È solo uno delle dozzine di luoghi della città che sono stati convertiti in centri di quarantena in funzione della assurda politica Zero Covid che la Cina sta portando avanti con costi socio-economici incredibili.
Un altro scorcio di un altro campo di quarantena, la gente è disperata.
La brutalità degli “aguzzini Covid”
Gli operatori sanitari cercano di evitare che questo tentativo di suicidio venga ripreso in video e faccia notizia:
La Cina obbliga cittadini innocenti a vivere in condizioni umilianti. Devono piegare le persone che avevano appena iniziato a uscire dalla povertà a spese dell’economia di mercato, devono indurre senso di impotenza e mancanza di libertà .
E allo stato piace farlo.
Una crisi creata ad arte dall’uomo. I residenti di Shanghai muoiono di fame e le attività commerciali vengono distrutte inutilmente, poiché il cibo marcisce nei magazzini. Impossibile consegnare a negozi e mercati, che sono stati obbligati a chiudere.
Zero Covid è una politica fallimentare, folle e crudele.
Suicidi. La gente non ha cibo nè medicine. In preda alla disperazione molti decidono di porre fine alla propria esistenza con un gesto estremo.
E’ una pazzia! E’ un crimine orrendo che si sta svolgendo sotto gli occhi indifferenti del resto del mondo.