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La comunità sportiva egiziana è sconvolta per la triste notizia della morte del 23enne Ahmed Amin, portiere del club di Rabat e Al-Anwar, avvenuta mercoledì 22 dicembre.
Islam Ezzat, un membro del consiglio di amministrazione del club, ha detto: “Ahmed è uno dei migliori portieri che conosca. Ha sostenuto l’allenamento di ieri in modo naturale, come tutti i giorni, e ha anche terminato la sessione di allenamento tranquillamente”.
Ha continuato: “Dopo essere entrato nello spogliatoio, ha perso conoscenza, i suoi colleghi lo hanno portato di corsa all’ospedale Al-Zohor, ma è morto pochi minuti dopo”.
Ha aggiunto: “Consiglio ai giocatori di bere abbastanza acqua, almeno 4 litri al giorno, può essere che Amin abbia trascurato di bere acqua e ha avuto un forte calo della circolazione sanguigna”.
Una persona vicina ad Amin ha detto: “Ahmed ha sentito dolore 10 giorni fa ed è andato dal medico per controllare le sue condizioni, soprattutto perché stava svenendo ripetutamente. Il dottore gli ha diagnosticato un reflusso gastroesofageo”.
Ha continuato: “Ahmed ha chiesto di sottoporsi a un ecocardiogramma, ma il medico gli ha detto che non era necessario”.
Conclude l’amico: “Il giorno della sua morte si è allenato intensamente e ha sentito dolore, poi si è seduto sulla panchina per fare una pausa, ma ha perso i sensi. Il suo club ha chiamato un’ambulanza, ma è morto”.
Amin ha precedentemente giocato nei ranghi di Electricity Ismailia, Al-Marikh, Derb Negm, Sharqiya Zagazig, Rabat e Al-Anwar.
La morte di Amin arriva poche ore dopo la morte improvvisa del calciatore della nazionale dell’Oman Makhlid Al-Raqadi, giocatore del Muscat Oman Club, pochi minuti prima dell’inizio della partita della sua squadra contro l’Al-Suwaiq.
Nei giorni scorsi il calcio egiziano era già stato sconvolto da un’altra morte improvvisa, quella dell’allenatore dell’Al-Majd Al-Iskandari, Adham Al-Selehdar, morto per arresto cardiaco durante la partita del 2 dicembre tra la sua squadra e l’Al Zarka.