Migliaia di pubblicazioni scientifiche e casi clinici peer-reviewed da consultare
Un nuovo studio pubblicato dal Journal of Neurological Disorders , rimette al centro della scena la possibile integrazione del codice genetico dei virus a RNA nel DNA dell’ospite.
Lo studio pubblicato a ottobre 2022 si intitola: “Potential Mechanisms for Human Genome Integration of Genetic Code from SARS-CoV-2 mRNA Vaccination: Implications for Disease” ed รจ stato realizzato da Anthony M. Kyriakopoulos, Peter A. McCullough, Greg Nigh e Stephanie Seneff.
Meccanismi potenziali per l’integrazione nel genoma umano del codice genetico della vaccinazione con mRNA del SARS-CoV-2: Implicazioni per la malattia
“Premessa: L’integrazione del codice genetico dei virus a RNA nel DNA dell’ospite, un tempo ritenuta un fenomeno raro o addirittura impossibile, รจ ora riconosciuta come PROBABILE.
Il meccanismo di inserimento mediato da Long Interspersed Nuclear Element (LINE)-1 implica che molti RNA virali (oltre a quelli retrovirali) possono essere trascritti inversamente e quindi incorporati in modo stabile nel DNA.
ร stata descritta la ricombinazione tra RNA esogeno non retrovirale e sequenze retrovirali endogene che porta alla trascrizione inversa e infine all’integrazione del cDNA risultante nel genoma dell’ospite.
Dati recenti dimostrano che le sequenze di RNA del SARS-CoV-2 possono essere trascritte in DNA e possono essere integrate attivamente nel genoma delle cellule umane colpite, con la mediazione di retrotrasposoni. In alcuni campioni di pazienti infetti da SARS-CoV-2, รจ stata dimostrata l’integrazione di un’ampia frazione di sequenze di SARS-CoV-2 e la conseguente generazione di trascritti chimerici di SARS-CoV-2 umani.
Risultati
In questa rassegna viene esplorato il ruolo potenziale degli elementi genetici mobili nell’eziopatogenesi di malattie neurologiche, cardiovascolari, immunologiche e oncologiche e le possibilitร di interferenza del DNA umano da parte dell’infezione da SARS-CoV-2 e della vaccinazione.
Le cellule germinali vulnerabili, le cellule tumorali e i neuroni possono presumibilmente essere tutti bersagli di un’integrazione anomala dell’mRNA, soprattutto nelle cellule che invecchiano e che mostrano una maggiore attivitร di LINE-1 rispetto alle cellule piรน giovani. L’mRNA che codifica per la glicoproteina spike della SARS-CoV-2 nei vaccini รจ stato accuratamente progettato per aumentare la stabilitร e l’efficienza della traduzione della proteina spike, evitando cosรฌ le normali vie di degradazione dell’mRNA.
Ciรฒ potrebbe aumentare il potenziale di integrazione genomica. Se ciรฒ dovesse accadere, le conseguenze previste comportano seri rischi potenziali per la salute umana che devono essere chiariti.
Conclusioni
Sono urgentemente necessarie ulteriori valutazioni della tossicitร per quantificare la potenziale comparsa di interferenze con i processi canonici del DNA che potrebbero avere un impatto negativo sulla popolazione vaccinata con mRNA.