• Aprile 20, 2024

Pubblicato uno studio italiano sulle irregolarità mestruali post vaccino, tra gli autori il professor Marco Cosentino

Sostienici

Tutti noi di Eventi Avversi News vogliamo che siate sempre aggiornati. La nostra missione non è solo quella di tenere i riflettori accesi, noi vogliamo fornirvi i migliori contenuti. Se apprezzate il nostro lavoro e volete sostenerci, potete farlo con una libera donazione.


Come riportato da Buongiorno Südtirol ,

uno staff di medici e ricercatori italiani ha pubblicato, nel mese scorso, una prima survey riguardante i disturbi mestruali segnalati spontaneamente da 369 donne (nel periodo compreso tra il 10 settembre e il 10 ottobre 2021), fra la prima e la seconda somministrazione del vaccino anti-Covid. La pubblicazione “Evaluation of menstrual irregularities after COVID-19 vaccination: Results of the MECOVAC survey” (lo studio completo è disponibile gratuitamente per la consultazione, in lingua inglese, al seguente link: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8919838/)  porta la firma dei professori Antonio Simone Laganà (primo autore), Giovanni Veronesi, Fabio Ghezzi, Marco Mario Ferrario, Antonella Cromi, Mariano Bizzarri, Simone Garzon e Marco Cosentino. Lo studio è stato condotto dal professor Laganà, ginecologo dell’U.O.C. Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale “Filippo Del Ponte”, A.S.S.T. “Sette Laghi”, Università degli Studi dell’Insubria. Esperto di Chirurgia Ginecologica Mini-Invasiva e Infertilità, il docente si è formato presso alcuni dei maggiori centri di eccellenza per la ginecologia e ostetricia, sia in Italia, sia all’estero.

Riportiamo l’intervista di Francesco Servadio al professor Laganà.

Professore, con quali modalità è stato condotto lo studio e quali risultati ha prodotto?

“Lo studio è una survey, cioè un’indagine realizzata sotto forma di questionario e a costo zero, composta da ventisei domande a risposta multipla: l’obiettivo è quello di indagare le caratteristiche cliniche e demografiche della popolazione femminile. Preciso che si è trattato di un questionario customized, cioè da noi validato e somministrato attraverso i social media e che possiede, comunque, limiti importanti: il primo bias è rappresentato dal fatto che erano più propense a rispondere solo le donne che avevano accusato disturbi mestruali; il secondo problema era legato alla mancanza del gruppo di controllo. L’indagine ha coinvolto 369 donne. Al fine di evitare fattori confondenti ed ottenere un campione che fosse il più attendibile possibile, sono state escluse 205 donne che erano affette da patologie ginecologiche e non ginecologiche, che assumevano farmaci ormonali o non ormonali, e che erano in fase pre-puberale, peri-menopausale o in menopausa, o che avevano dichiarato alterazioni del ciclo mestruale nei 12 mesi precedenti. Per questo motivo, il campione analizzato è stato rappresentato da donne sane, con ciclo mestruale riferito regolare prima della vaccinazione anti-Covid-19. Abbiamo chiesto alle pazienti quale tipo di vaccino anti-Covid avessero ricevuto, dopo quale dose (se dopo la prima o la seconda) avessero subito delle alterazioni del ciclo e per quanto tempo questo effetto fosse durato. La maggior parte dei disturbi si è rivelata transitoria: il 50% delle problematiche si è autorisolta entro due mesi e, in ogni caso, senza conseguenze permanenti”.

Il report di EudraVigilance del 23 giugno scorso ha evidenziato un numero crescente di segnalazioni di effetti avversi gravi, dopo la vaccinazione. Nello stesso periodo avete riscontrato un aumento delle visite ginecologiche: di quali disturbi soffrivano le vostre pazienti?

“In qualità di ginecologo posso soffermarmi solo sulle problematiche di mia competenza. Le pazienti lamentavano un’alterazione della frequenza, della quantità e/o della durata del ciclo, che si potevano riscontrare sia in plus, sia in minus, indipendentemente dal tipo di vaccino ricevuto e della fase del ciclo mestruale in cui è stata ricevuta la prima o la seconda dose del vaccino”.

I disturbi mestruali post-vaccinazione sono sempre transitori? Possono essere causati anche dal Covid?

“Uno studio importante citato nel nostro lavoro dimostra che anche il Covid può influire negativamente sul ciclo. Come ho affermato in precedenza, la maggior parte dei disturbi si è rivelata transitoria e nel 50% si è autorisolta in due mesi. Il restante 50% ha superato le problematiche in quelli successivi. Sottolineo, inoltre, che si possono riscontrare disturbi temporanei del ciclo anche dopo la vaccinazione contro l’HPV (papilloma virus, ndr)”.

All’inizio della campagna vaccinale nessuno ha affrontato la tematica delle reazioni avverse. Anzi: per un periodo sono state escluse categoricamente miocarditi, trombocitopenie, disturbi mestruali e altri problemi. Solo recentemente l’EMA ha riaperto il dossier sui disturbi mestruali post-vaccino: forse le segnalazioni sono giunte tardivamente? Se sì, perché?

“Come detto, posso rispondere solo in merito alle reazioni diagnosticate in ambito ginecologico. Ritengo che il fenomeno dei disturbi mestruali sia emerso semplicemente nel momento in cui la vaccinazione è diventata sistematica, con le somministrazioni a tappeto”.

Perché le irregolarità sono sorte soprattutto dopo la seconda dose? Sono stati segnalati disturbi anche dopo la terza?

“Non è stata identificata la causa, perciò non sappiamo perché si siano verificate maggiormente dopo la seconda dose. Non possiamo esprimerci sugli eventuali disturbi dopo la terza, in quanto lo studio è stato realizzato nel periodo in cui potevano essere somministrate solo le prime due dosi”.

I vaccini (non solo quelli contro il Covid) possono essere somministrati durante la gravidanza?

“Le indicazioni della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia sono molto chiare, al riguardo: la risposta è affermativa. Per quanto riguarda gli altri vaccini è possibile somministrare quelli contro influenza e difterite-tetano-pertosse dopo la trentesima settimana di gravidanza. Vaccinare contro la pertosse, dopo la trentesima settimana di gravidanza, ha come obiettivo soprattutto la salvaguardia del bambino, poiché gli anticorpi materni si trasmettono al feto attraverso la placenta”.

Nella vostra pubblicazione si legge che non è ancora possibile trarre conclusioni definitive sulla potenziale correlazione tra il vaccino anti-Covid e le irregolarità mestruali e nemmeno sulla potenziale compromissione della fertilità. A proposito di fertilità: sono stati condotti o comunque sono tuttora in corso studi clinici specifici per accertare/escludere eventuali problemi di questa natura?

“Il nostro lavoro si prefigge di dare seguito a studi di più ampia portata ed esaustivi, che sono tuttora in corso. Comunque, gli studi ad interim hanno escluso al momento problemi legati alla fertilità, tant’è che è possibile vaccinare contro il Covid anche le pazienti che si avviano a trattamenti di procreazione medicalmente assistita”.

Iscriviti alla nostra newsletter

Sostienici

Tutti noi di Eventi Avversi News vogliamo che siate sempre aggiornati. La nostra missione non è solo quella di tenere i riflettori accesi, noi vogliamo fornirvi i migliori contenuti. Se apprezzate il nostro lavoro e volete sostenerci, potete farlo con una libera donazione.


eVenti Avversi

Read Previous

Un appuntato dei carabinieri stroncato da malore a 39 anni e una ragazzina 12 enne salvata dalle compagne di classe

Read Next

Infarto per donna 43 enne trasportata d’urgenza in elisoccorso. Muore un biker 42 enne. Non c’è tregua

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker Rilevato

Abbiamo rilevato che utilizzi adblock. Per proseguire la navigazione, per favore, disabilitalo sul nostro sito. Ci aiuta a mantenere i costi del servizio.

Powered By
100% Free SEO Tools - Tool Kits PRO