Public Health Scotland smetterà di pubblicare dati sui decessi per covid e sui ricoveri per stato di vaccinazione – per PAURA di darli in pasto agli attivisti no-vax.

L’agenzia di salute pubblica ha annunciato il cambiamento di politica nel suo più recente rapporto statistico sul covid, affermando che la frequenza e il contenuto dei dati saranno rivisti.

In compenso, i funzionari si concentreranno sulla pubblicazione di dati sull’efficacia dei vaccini più robusti e complessi.

I funzionari del PHS hanno dichiarato che dietro la mossa ci sono preoccupazioni significative sul fatto che i dati vengano utilizzati in modo improprio deliberatamente dagli attivisti anti-vaccinazione.

Il rapporto pubblicato mercoledì sarà l’ultima pubblicazione settimanale a includere i dati sui tassi di infezione tra VACCINATI e NON VACCINATI.

Comprende anche i tassi di ospedalizzazione e di mortalità, suddivisi per il numero di dosi ricevute.

I funzionari hanno dichiarato che le voci relative alla popolazione non vaccinata e al numero di test effettuati, non servono a fornire dati più robusti, ma aperti a interpretazioni errate e senza contesto.

I dati utilizzati per la popolazione non vaccinata si basano sui dettagli di registrazione del medico di famiglia, il che significa che includono persone che sono registrate ma potrebbero non vivere in Scozia.

Man mano che la popolazione vaccinata cresce, questo difetto nei dati diventa più pronunciato a causa del numero reale di persone non vaccinate molto inferiore al numero utilizzato.

Un funzionario del PHS ha detto che concentrarsi sull’efficacia del vaccino piuttosto che sulle “semplici statistiche” si tradurrebbe in dati “molto più robusti” per il pubblico.

Hanno affermato: “Il principale punto attorno a cui ruota tutta l’analisi è capire se i vaccini stanno funzionando contro i contagi e contro il Covid grave, ed è qui che entrano in gioco gli studi sull’efficacia del vaccino che sono una metodologia completamente diversa.

“I tassi di casi, i tassi di ospedalizzazione, i tassi di mortalità sono statistiche molto semplici, mentre per gli studi sull’efficacia del vaccino usiamo la modellizzazione, confrontiamo le persone che sono risultate negative con quelle che sono risultate positive e le abbiniamo sulle loro comorbilità sottostanti.

“È un metodo completamente diverso che è molto più robusto ed è su questo che vogliamo che le persone si concentrino”.

I dati sono stati divulgati sui social media dal sito web americano di destra, The Blaze, e dal capo americano no-vax Alex Berenson.

Il funzionario del PHS ha aggiunto: “Quello che sta succedendo è che il pubblico sta guardando quei semplici dati che stanno creando diffidenza sulla vaccinazione, desumendo da essi se i vaccini funzionano, in modo inappropriato e talvolta intenzionale.

“Ci sono così tanti dati…ma tirano fuori solo alcune cifre che non dovrebbero essere utilizzate.

“Quello che faremo è fare molto di più sul lato dell’efficacia del vaccino e cercare di far capire alla gente quanto sia efficace il vaccino. ( L’ha detto davvero N.d.R.)

“Ad esempio, sappiamo che è efficace al 50% contro l’infezione, ma che è molto più efficace contro i ricoveri e le morti, che è l’argomento chiave in quanto è ciò che vogliamo prevenire”.

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