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Sono giorni di ansia e paura quelli che stanno vivendo una famiglia ed una squadra di Viareggio, in provincia di Lucca. Un ragazzino di 14 anni, un calciatore della squadra under 14 della città , ha avuto un malore mentre faceva allenamento con i suoi compagni di squadra. Attualmente è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze.
Un allenamento come tutti gli altri a inizio settimana, in vista delle partite del weekend, quelle dei più piccoli, under 14 anni. Ma in un attimo il solito tirar calci al pallone insime ai compagni di squadra è diventato un dramma: il ragazzino ha accusato un malore ed e improvvisamente crollato a terra.
L’allenatore ha capito subito che c’era necessità di soccorsi specialistici e dal campo sportivo l’ambulanza inviata dalla centrale operativa 118 ha trasportato il giovanissimo calciatore al Pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Versilia. Dopo i primi accertamenti del caso, però, il medico in servizio ha realizzato che c’era qualcosa di più grave rispetto ai primi sintomi con i quali il ragazzo era arrivato in ospedale, e che bisognava agire in fretta.
La Tac ha confermato il sospetto di una grave emorragia e il piccolo paziente è stato trasportato a bordo dell’elisoccorso regionale all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze dove è attualmente ricoverato – ancora in condizioni gravi – e dove è stato sottoposto a tutte le cure del caso da parte degli specialisti in Neurochirurgia.
Nella giornata di ieri i dottori lo hanno sottoposto ad una delicata operazione, che è perfettamente riuscita ma che, si apprende, non ha portato il piccolo fuori pericolo.
In tanti si sono stretti alla famiglia del giovanissimo sportivo per portare anche solo una parola di conforto di fronte a un evento che nessuno poteva prevedere, come conferma al Tirreno il direttore del reparto di Neonatologia e Pediatria dell’ospedale Versilia, Luigi Gagliardi
Gagliardi, vincolato dalla privacy ancor più trattandosi di un minore, non fornisce dettagli del caso, ma ci tiene a sottolineare: «Tutta la catena dei soccorsi ha funzionato esattamente come doveva». In un caso in cui la rapidità della diagnosi è indispensabile per l’altrettanta rapidità delle prime cure.