Migliaia di pubblicazioni scientifiche e casi clinici peer-reviewed da consultare
Il cardiologo dice di essersi ammalato giorni dopo aver partecipato alla conferenza con più di 1.200 altre persone.
Un medico israeliano triplamente vaccinato che ha contratto la nuova variante omicron Covid, dice di essere convinto di essersi infettato nel Regno Unito.
Si ritiene che il cardiologo Elad Maor abbia infettato un collega che aveva già a sua volta ricevuto la terza dose, ed entrambi sono risultati positivi per la variante.
Finora i sintomi dei medici sono stati lievi, secondo l’ospedale Sheba Medical Center vicino a Tel Aviv.
Nel Regno Unito sono stati rilevati fino a 30 casi di omicron.
Gli scienziati non sanno ancora se sia più trasmissibile o porti a sintomi peggiori, ma alcuni temono che possa essere la variante più grave.
Il dottor Maor ha partecipato a una conferenza di tre giorni presso il centro congressi Excel di Londra il mese scorso, con più di 1.200 altre persone, tornando in Israele il 23 novembre.
Ha iniziato a manifestare sintomi in pochi giorni ed è risultato positivo il 27 novembre.
Lui e il suo collega avevano entrambi ricevuto il vaccino Pfizer-BioNtech, ha dichiarato l’ospedale.
Il dottor Maor, 45 anni, ha dichiarato al Guardian di essere sicuro di aver contratto la nuova variante e di essere tra i primi al mondo: “Sono stato infettato da omicron a Londra, di sicuro. E’ interessante perché è stato 10 giorni fa a Londra – davvero, molto anticipatamente”.
Ha riferito che, sebbene sua moglie lo abbia accompagnato a Londra, né lei né i suoi figli hanno manifestato sintomi né sono risultati positivi al Covid.
Altre due persone in Israele sono state identificate come portatrici della nuova variante, una delle quali era un turista del Malawi che aveva ricevuto il vaccino AstraZeneca.
Israele ha chiuso i suoi confini a tutti i paesi per due settimane sabato, per cercare di contenere la diffusione di Omicron e ha reintrodotto la tecnologia di localizzazione telefonica antiterrorismo per rintracciare i contatti di persone che potrebbero essere state infettate.
“Abbiamo molte ragioni per pensare che questa possa essere la variante peggiore di sempre”, ha dichiarato la professoressa Christina Pagel, membro del gruppo consultivo scientifico per le emergenze (Sage) del governo britannico.