• Aprile 24, 2024

Aumento di tumori gravi nei bambini. E’ allarme in tutta la provincia

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Sono casi gravi quanto preoccupanti i casi segnalati nell’ultimo periodo in città dove alcuni dei bambini colpiti da importanti patologie tumorali hanno persino perso la vita.

Lo segnala il sito locale videoandria.com .

L’ultimo caso, risalente all’ultimo periodo, riguarda un bambino deceduto di leucemia a pochi mesi di vita. Un fenomeno che, seppur diffuso a livello nazionale (e non esclusivo del nostro territorio), non deve far abbassare la guardia, spingendo i cittadini ad approfondire su quelle che potrebbero essere ritenute cause o concause attribuibili scientificamente all’aumento della probabilità di queste pericolose malattie. Nel mirino degli esperti, non solo l’alimentazione e lo stile di vita, ma anche i fattori inquinanti, aspetti purtroppo denunciati frequentemente nella città federiciana. Mentre su VideoAndria.com si segnalano spesso roghi di rifiuti inquinanti nonché l’esplosione illegale di fuochi d’artificio (entrambi fenomeni che, abbinati all’ingente rilascio di polveri sottili emesse quotidianamente dai gas di scarico delle automobili, può aumentare il rischio di malattie che colpiscono i polmoni e non solo), sui social leggiamo un post dell’associazione Onda d’Urto Onlus che, riguardo l’altrettanto importante fenomeno dell’inquinamento elettromagnetico, consiglia ai cittadini di “farsi fare certificazioni sanitarie dai medici di famiglia e, per quanto riguarda i bambini, dai pediatri di base da cui risulta lo stato di salute. Da questo momento in poi si potranno valutare eventuali variazioni dello stato clinico e, di fatto, correlare un sospetto di tossicità dopo esposizione. In altri termini siamo tutti esposti come cavie di laboratorio ad test di probabile tossicità, si tratta di una vera e propria sperimentazione in vivo sui cittadini da parte di un fattore di rischio di cui i gestori non si assumono alcuna responsabilità”.

Scrive l’associazione andriese:

«I tumori che colpiscono giovani vite nella nostra città destano sempre grande emozione, dolore, preoccupazione e tantissima rabbia.

Onda d’urto è un’associazione nata da una idea ben precisa e cioè quella di indagare sulle cause dei tumori giovanili al fine di adottare una strategia di prevenzione primaria, a tutela della popolazione sana e degli stessi ammalati che rispondessero bene alle terapie attuate.

L’intento dei volontari è quella della “Citizen Science” ovvero una indagine in cui sono protagonisti semplici cittadini, coordinati da professionisti esperti in una ambito scientifico, in questo caso da medici ed oncologi.

Cittadini esperti che aiutano altri cittadini attraverso la loro collaborazione.

Recentemente la nostra associazione sta ricevendo segnalazioni e richieste di aiuto.

La segnalazione che ricorre più frequentemente riguarda gli effetti dei campi elettromagnetici e la presenza dei ripetitori della telefonia mobile. I cittadini ci riferiscono aumenti di cefalea, disturbi del sonno e perfino interferenza elettronica con apparecchi di uso quotidiano come il radiocomando di chiusura delle loro auto.

Noi ci occupiamo degli effetti sulla salute umana.

I campi elettromagnetici sono stati messi in relazione ad effetti biologici acuti e cronici in relazione al tempo di esposizione. La cefalea e altre neuropatie sono indicati in diverse ricerche sia sperimentali che sui lavoratori esposti.

La questione è molto delicata e andrebbe dimostrato con dati oggettivi la circostanza per cui l’esposizione continua alle radiofrequenze possa essere chiamata in causa.

Quello che consigliamo ai cittadini esposti è di farsi fare certificazioni sanitarie dai medici di famiglia e, per quanto riguarda i bambini, dai pediatri di base da cui risulta lo stato di salute. Da questo momento in poi si potranno valutare eventuali variazioni dello stato clinico e, di fatto, correlare un sospetto di tossicità dopo esposizione.

In altri termini siamo tutti esposti come cavie di laboratorio ad test di probabile tossicità, si tratta di una vera e propria sperimentazione in vivo sui cittadini da parte di un fattore di rischio di cui i gestori non si assumono alcuna responsabilità. Tanto è vero che non conosciamo compagnie assicurative che garantiscano la copertura da danni provocati dai campi elettromagnetici. Questo è indicativo del rischio esistente ma non riconosciuto.

Inoltre invitiamo i cittadini a chiedere un monitoraggio dei campi elettromagnetici nei luoghi in cui stazionano più a lungo durante la giornata. Se i livelli di campi elettromagnetici dovessero superare la soglia indicata dalle normative vigenti si può fare azione civile contro i gestori.

Una cosa è certa. In questo momento c’è una percezione di rischio che inficia la qualità di vita dei residenti.

Noi di Onda d’urto laddove possibile lottiamo al fianco dei cittadini per scongiurare nuove installazioni di ripetitori in luoghi non idonei, cerchiamo di dare informazioni corrette ed equilibrate e soprattutto non lasciamo mai soli i cittadini che a noi si rivolgono.

La salute collettiva ci sta a cuore come la loro serenità di vita. Vorremmo che i bambini, i ragazzi e i giovani che sono in buona salute in essa rimangano e non si ammalino per cause evitabili».

FONTE

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