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Accusa un malore e si accascia a terra durante il turno di lavoro in fabbrica. Nella tarda mattinata di ieri mercoledì 5 ottobre un’ambulanza è giunta nello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano e per qualche minuto si è temuto il peggio. Le prime cure del personale sanitario del 118 hanno rassicurato sullo stato di salute dell’operaia, che è stata comunque trasferita all’ospedale Santa Scolastica di Cassino dove è stata tenuta sotto osservazione: il malore potrebbe derivare da un eccessivo stress. Tanto basta agli attivisti del sindacato di base FlmU-Cub per tornare ad accendere nuovamente i riflettori sulla sicurezza in fabbrica, su quelli che ritengono essere eccessivi carichi di lavoro e ritmi di lavoro frenetici. In modo particolare, i delegati dei Cub si soffermano su quelle che sono le criticità del fabbricato 7, dove ieri mattina si è verificato l’episodio.
«È allarmante – dicono – il problema sicurezza all’interno delle fabbriche del nostro territorio, possiamo ormai parlare di una vera e propria emergenza. I nuovi ritmi produttivi hanno imposto carichi di lavoro estenuanti anche per quelle lavorazioni un tempo ritenute leggere. Operai, con patologie dovute da anni di catena di montaggio, vengono collocati in aree di impostazione e preparazione del materiale».
I riflettori vengono puntati sul fabbricato 7 perché esattamente tre settimane fa, mercoledì 28 settembre, nello stesso reparto una lavoratrice addetta al controllo qualità è stata investita da un carrello ed è rimasta ferita ad una spalla. Sono solo coincidenze? C’è un problema nello specifico che riguarda il fabbricato in questione? Se per i Cub «i troppi infortuni di lavoro e troppe malattie professionali stanno proliferando a causa della mancanza di controllo», più cauto è invece Francesco Giangrande della Uilm, il sindacato più grande e rappresentativo all’interno di Stellantis, che evidenzia: «La sicurezza sul lavoro è una cosa seria, non si può generalizzare, bisogna vedere nel merito. Certamente ci sono alcune postazioni di lavoro dove vanno risolte alcune problematiche e, soprattutto, bisogna vigilare». Non nasconde le problematiche il segretario della Fim-Cisl Mirko Marsella che sottolinea: «Bisogna fare molto di più, serve più prevenzione e formazione per la sicurezza nei luoghi di lavoro. E’ un tema che non riguarda solo Stellantis ma tante fabbriche del territorio».
Il 27 maggio 2021 alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità, D’Amato e delle massima autorità locali, tra le quali il Prefetto di Frosinone Portelli, in Generale di Brigata dell’Esercito Roberto Rossetti, il sindaco di Cassino, Salera e il direttore generale dell’Asl D’Alessandro, era stata inaugurata la nuova Hub aziendale per le vaccinazioni covid, la seconda dopo Torrice, in provincia di Frosinone, proprio presso lo stabilimento Stellantis (ex Fiat) di Piedimonte San Germano.
«Quello Stellantis è il secondo hub della Asl allestito in un sito industriale nella provincia di Frosinone – aveva commentato Pierpaola D’Alessandro, Direttore Generale ASL – con la certezza che la campagna di vaccinazione massiva ci porterà prima possibile alla ripresa delle attività economiche, con serenità».