• Aprile 26, 2024

Air France: un appello per uno sciopero contro il pass vaccinale

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Il sindacato degli assistenti di volo (SNGAF) del gruppo Air France ha presentato un avviso di sciopero illimitato per protestare contro l’attuazione del pass di vaccinazione, portando a una “violazione dell’equità” tra i PNC che lavorano sui voli nazionali e quelli sulle rotte internazionali, e ora impedendo a coloro che non vogliono essere vaccinati di lavorare.

Valido dal 24 gennaio 2022, l’avviso di sciopero presentato dal sindacato che rappresenta il 30% dell’equipaggio di cabina della compagnia di bandiera francese segue secondo lui gli interventi effettuati “da luglio 2021” con la direzione di Air France e il governo. Secondo la SNGAF, la sostituzione del pass sanitario con il pass vaccinale porta ad una “rottura di equità” tra tutti i dipendenti dell’azienda: “seppur imperfetta”, la prima aveva il merito di consentire a tutti i PNC, senza distinzione, di poter continuare a lavorare, il test PCR richiedeva “garantendo anche la buona salute dei PNC al momento T”.

Eliminando la possibilità di questo test per i PNC che non desiderano essere vaccinati, il passaggio del vaccino impedisce loro di lavorare. E per il sindacato, “le nuove disposizioni sui ‘casi di contatto‘ ora legate al Vaccine Pass possono portare i PNC vaccinati ma contaminati ad andare al lavoro”. L’azione mira quindi a offrire “un’alternativa ai PNC non vaccinati per continuare a lavorare” e la possibilità di poter beneficiare, a lungo termine, di “giorni di immobilizzazione che sono legalmente dovuti a loro”. Ma anche per fare pressione sullo Stato “senza compromettere l’attività” di Air France, che dovrà comunque “fare a meno della sua popolazione non vaccinata con il Vaccine Pass”. Ricordiamo che la compagnia aerea impone ai marinai il pass vaccinale sulle rotte nazionali, quelle internazionali rimanendo soggette alle misure messe in atto dal paese di destinazione.

Il sindacato chiede quindi “il mantenimento della libertà di scelta“. Oltre a questo deposito di avviso di sciopero illimitato, ha anche avviato “i necessari rimedi legali con le autorità legali”. E chiede al governo che venga redatto un NOTAM, “che stabilisca che il PNC in missione rimanga soggetto alle disposizioni previste nel Pass sanitario”.

La SNGAF denuncia quattro punti specifici:

Obbligo di vaccinazione: il vaccino non è reso obbligatorio dalla legge, quindi lo Stato deve mettere a disposizione di tutti i PCN risorse in modo che tutti possano svolgere correttamente la propria missione, indipendentemente dalle proprie scelte personali. Tuttavia, questo non è più il caso con l’implementazione del Vaccine Pass che, a differenza del Pass Sanitario, non autorizza più i test rinofaringei come valido mezzo di accesso per il trasporto (treno, aereo …). Questa situazione è particolarmente impattante per i PNC short courier non vaccinati, che sono semplicemente totalmente incapaci di svolgere la loro missione, proprio come qualsiasi PCN provinciale.

Vaccinazione sull’orario di lavoro: La legge promulgata nell’agosto 2021 prevede la possibilità per ogni dipendente che esprime il desiderio di essere vaccinato durante il proprio orario di lavoro. Da allora e nonostante le nostre numerose richieste, Air France rifiuta categoricamente di concedere ai dipendenti questa possibilità, chiedendo loro di fissare appuntamenti per la vaccinazione durante il loro periodo di riposo. Sono quindi diverse immobilizzazioni che sono dovute ai PNC che hanno fatto la scelta personale della vaccinazione.

Procedura del caso di contatto: Per quanto riguarda l’isolamento, passiamo da 17 giorni di recente a … niente con l’introduzione del Vaccine Pass. È del tutto inconcepibile che i PNC possano andare a lavorare a contatto, o addirittura infettati, con tutte le gravi conseguenze che questo comporta: rimanere bloccati in sosta, sviluppare una forma grave, causare un cluster di contaminazione a bordo di uno dei nostri aerei… I PNC che hanno scelto la vaccinazione per proteggere il loro entourage e i loro cari si trovano così in una situazione che va contro le loro convinzioni e quindi li espone pericolosamente.

Incoerenza delle misure messe in atto da Air France: un certificato di recupero Covid, risultante da un test antigenico, non è valido all’estero e il periodo minimo per essere nuovamente vaccinati è di 2 mesi. Cosa intende fare la Società per i PNC in questa situazione? La realizzazione di un CDG/TUN non è soggetta al Vaccine Pass. La realizzazione di un NCE/CDG/TUN è soggetta al Vaccine Pass. Oltre all’incoerenza di questa situazione, cosa intende fare la Società per il PNC in grado di svolgere la sua missione sul CDG/TUN, ma non sul NCE/CDG? Come affrontare questa situazione ridicola?

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