• Aprile 18, 2024

Allarme Listeria. Dopo il würstel e il tramezzino al salmone, uomo muore al Cardarelli dopo aver mangiato una ricotta… e si inizia a parlare di vaccino

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Dopo il caso di Elio Piccollo, morto ad Alessandria il 29 settembre dopo aver mangiato un würstel crudo, quarta vittima tra Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna, oggi una quinta persona è deceduta all’ospedale Cardarelli di Campobasso.

Si tratta di un 75enne le cui condizioni erano state definite da subito molto gravi a causa anche di alcune patologie pregresse. L’uomo, originario di Bojano (Campobasso), era ricoverato in Terapia intensiva al Cardarelli di Campobasso. L’anziano da giorni era in Rianimazione dopo aver ingerito un alimento, probabilmente della ricotta. È deceduto nel pomeriggio di oggi. Sul caso è stata avviata una verifica dell’ufficio Igiene per risalire al tipo di alimento all’origine del contagio. Il batterio Listeria si trova tipicamente nei formaggi a latte crudo e carne tritata ma anche nell’acqua e nelle verdure sporche. Nei giorni scorsi dopo il caso dei wurstel di pollo, l’allarme era scattato per alcune confezioni di tramezzini al salmone e maionese del marchio Allegri Sapori. L’azienda aveva disposto il richiamo dal mercato di alcuni lotti con la raccomandazione “di non consumare il prodotto, di riportarlo al punto vendita per rimborso o sostituzione entro il 10 ottobre”. Sotto la lente erano finiti i tramezzini dell’azienda compresi nei lotti n. 22952 1 e n. 22952 2, su cui è stata segnalata la presenza di “Listeria monocytogenes”.

Sono comunque i formaggi molli – secondo un elenco pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità – gli alimenti più a rischio listeria: primo dell’elenco è il formaggio molle con muffa in superficie (come il Brie e il Camembert), seguito dal formaggio molle con muffa nella massa (come il gorgonzola). Seguono tutti i tipi di paté, il latte crudo, il salmone affumicato, i salumi poco stagionati ed i cibi poco cotti, ma anche la frutta e la verdura. Tra i consigli del ministero della Salute per ridurre il rischio di contrarre la listeriosi nella manipolazione degli alimenti, anche in casa propria, ci sono “lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali della cucina che vengono a contatto con gli alimenti come utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette”. Ma anche “conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all’interno di contenitori chiusi”. Poi è fondamentale “cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta”, poiché il batterio è sensibile alle alte temperature.

Dal 2020 ad oggi erano quattro le persone decedute e 66 i casi clinici di listeriosi identificati in Italia. I decessi – come aveva spiegato il ministero della Salute – sono avvenuti a dicembre 2021, marzo 2022 e giugno 2022 in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna e tutti hanno riguardato persone immunocompromesse o particolarmente fragili. La malattia si manifesta, in genere, con una forma febbrile gastroenterica, ma in alcuni casi può portare a forme invasive gravi con setticemia, meningite, encefalite.

Intanto iniziano a girare le voci di un imminente vaccino per il batterio Listeria. Lo scorso anno sono stati pubblicati i primi studi sui topi del vaccino chiamato NTSNΔactA/plcB/orfX , appartenente alla classe dei vaccini attenuati.

I primi test effettuati hanno riguardato la sicurezza. Per fare ciò, gli studiosi hanno formato tre gruppi di questi i primi due hanno ricevuto rispettivamente il ceppo mutante ed il ceppo parentale, mentre il terzo, in quanto gruppo di controllo, ha ricevuto un’iniezione di soluzione tampone salina PBS. 

Una volta testata la sicurezza, sono stati effettuati diversi test per capire se effettivamente venisse generata una risposta immunitaria. I topi hanno ricevuto due iniezioni sottocutanee, metodo “prime-boost”, ripetute a distanza di 14 giorni. Successivamente tramite ELISA hanno stimato i livelli di anticorpi, e grazie alla tecnica di qRT-PCR è stata misurata l’espressione trascrizionale delle citochine. 

Secondo i titolari del brevetto del vaccino, i risultati ottenuti in questa prima fase di studio sono incoraggianti e, a loro dire, “un vaccino per Listeria attenuato con una tripla delezione potrebbe essere un ottimo candidato per prevenire e controllare l’insorgenza di listeriosi nell’uomo”.

FONTE

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