• Aprile 20, 2024

Boom di malattie anomale tra i bambini nella regione più vaccinata d’Italia. Il Pd l’aveva definita la sua roccaforte

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Il Presidente della Regione in campagna elettorale del Pd aveva detto: “Qui è Stalingrado, da qui non passeranno, qualunque cosa accada… sputeranno sangue”. Il Partito democratico considerava la Puglia la sua roccaforte ma ha perso in tutti i collegi uninominali. Nei mesi scorsi, l’assessorato alla Sanità aveva spinto molto le vaccinazioni covid ai bambini coinvolgendo tutte le scuole e inducendo la maggior parte dei genitori a vaccinare i propri figli.

Nella fascia di età 5-11 la Puglia è la Regione più vaccinata d’Italia con il 49,3% dei bambini con due dosi e un altro 4,6% con una dose.

Seguono Molise (47,2% con due dosi e 2,9% con una dose), Basilicata (45,3% con due dosi e 4,3% con una dose), Sardegna (41,7% con due dosi e 4,5% con una dose), Calabria (41,1% con due dosi e 4,0% con una dose) e Lombardia (40,7% con due dosi e 3,0% con una dose).

La Puglia (con il 53,7% dei bambini con almeno una dose) e il Molise (50,1% di bambini con almeno una dose) sono le uniche due Regioni in cui ci sono più bambini vaccinati rispetto ai non vaccinati.

Le Regioni con meno bambini vaccinati (fascia 5-11) sono la Sicilia (con il 27,0% dei bambini con due dosi e il 3,0% con una dose), Friuli Venezia Giulia (25% con due dosi e 2,1% con una dose), Valle D’Aosta (24,7% con due dosi e 2,1% con una dose), Marche (20,5% con due dosi e 2,1% con una dose) e in fondo alla classifica la Provincia Autonoma di Bolzano con il 18,6% con due dosi e il 2,5% con una dose.

Proprio in Puglia si sta verificando un picco anomalo di malanni che sta colpendo i bambini, in un periodo di certo non invernale e caratterizzato da un clima mite tanto che in questi giorni in Puglia si va ancora in spiaggia.

Scrive il giornale locale Borderline24: “Febbre alta, mal di gola, raffreddore. Decine di bambini di nuovo a letto e  non solo per Covid. Sono infatti ripartite, forse in anticipo, le tradizionali malattie simil-influenzali”.

Un pediatra pugliese afferma: “Non registro un aumento significativo dei casi Covid dopo l’apertura delle scuole – spiega –  Sicuramente stiamo assistendo ad una crescita tra i bambini di sindromi simil-influenzali: quindi febbre, tosse, laringiti e problematiche di natura gastrointestinali. Si tratta di una tendenza particolare non attesa ad ottobre e con queste temperature miti”.

Il medico spiega a Borderline24 che tali “virosi respiratorie sono più aggressive perché i bambini non hanno avuto modo negli anni precedenti (quindi durante la pandemia, ndr) di allenare il loro sistema immunitario, scontrandosi con questo tipo di virus impreparati. Sono stati chiusi in casa e poi utilizzavano le mascherine. I sintomi di questa virosi si confondono con quelli del Covid. I casi Covid sicuramente li riscontro, ma non si sta assistendo ad una impennata di infezioni in concomitanza dell’apertura delle scuole”

FONTE

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