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Una visita totalmente inaspettata che fa tornare il sorriso dopo l’intervento al cuore. Questa è l’esperienza vissuta lunedì da Jean-Pierre, calciatore quindicenne del CS Brétigny, squadra del sobborgo parigino del Brétigny-sur-Orge nel dipartimento dell’Essonne, quando ha visto l’allenatore della nazionale francese, Didier Deschamps, entrare nella sua stanza d’ospedale.
Il quindicenne è stato colpito da un infarto nel corso di una partita amichevole disputata a Yerres, nella regione dell’Île-de-France, domenica 8 gennaio. Tra i pochi spettatori presenti, un vigile del fuoco di 18 anni, Antoine, gli ha prestato i primi soccorsi in attesa dell’arrivo dei medici. Un gesto che senza dubbio ha salvato la vita al ragazzo. Dopo il suo ricovero all’ospedale parigino Necker, Jean-Pierre è stato operato con successo. “La buona notizia è che suo padre mi ha appena detto che ora è fuori pericolo”, aveva scritto Sébastien Michel, responsabile del club.
Michel racconta di questa foto pubblicata mercoledì 18 gennaio sull’account Twitter del CS Brétigny. “Ho parlato ieri (martedì) con Jean-Pierre, come faccio ogni giorno, per sentirlo. Lui risponde che si sente bene e poi mi manda una sua foto con Didier Deschamps. Allora gli dico: oh fantastico! Mi permetti di trasmetterlo sui social del club per rassicurare tutti perché ricevo tanti messaggi da compagni di squadra, educatori e anche da altri club del dipartimento dell’Essonne? Ha accettato. “Prima di continuare:” Vorremmo ringraziare il pompiere Antoine senza il quale Jean-Pierre non ci sarebbe più e il club della squadra di Yerres che ha chiesto notaie continuamente“.
Questo lunedì, l’allenatore della nazionale francese ha visitato i giovani ricoverati all’ospedale Necker, struttura che visita regolarmente nell’ambito dell’operazione Yellow Pieces, di cui è sponsor per il quinto anno consecutivo. È stato quindi in questa occasione che il tecnico campione del mondo 2018, finalista dell’ultimo Mondiale in Qatar e vincitore da giocatore del Mondiale di Francia 1998, ha incontrato Jean-Pierre.
“È una causa a cui sono molto sensibile”, ha spiegato Deschamps lo scorso anno. “Se la mia notorietà può aiutare l’associazione, sono felice. Penso che dia più piacere a me andare a vedere questi bambini che a loro vedere me. Hanno sempre un’incredibile gioia di vivere quando si trovano in situazioni molto difficili. Ti fa venire meno voglia di lamentarti per altro!”–