• Aprile 26, 2024

Jacinda Ardern riceve la seconda onorificenza più alta del Paese per la gestione della pandemia, mentre i decessi in eccesso continuano a salire

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Di Igor Chudov

I decessi del 2023 sono del 25% superiori alla norma, ma vengono nascosti al pubblico.

Il governo neozelandese ha conferito la “damehood” – la seconda onorificenza più alta del Paese – all’ex primo ministro Jacinda Ardern.

Il premio è stato assegnato per aver “guidato il Paese attraverso la pandemia di Covd”.

Chi ha dato a Jacinda questa massima onorificenza? Il suo nuovo Primo Ministro, Chris Hipkins. Hipkins era il ministro di Jacinda per la risposta al C19, quindi dandole la massima onorificenza per aver gestito la pandemia, ha implicitamente “onorato” anche se stesso.

Jacinda ha fatto cose molto insolite durante la pandemia. Il suo governo ha vietato ai cittadini neozelandesi di tornare nel proprio Paese. Ha anche sostenuto una “società a due livelli”, in pratica privando i neozelandesi non vaccnati dei loro diritti costituzionali e gioendo di questo:

Come si comporta la Nuova Zelanda, fortemente vaccnata?

Date un’occhiata al database sulla mortalità a breve termine .

Nel 2023, i neozelandesi muoiono a un tasso di mortalità di circa il 25% superiore alla media.

Una politica pandemica di successo non comporterebbe un eccesso di mortalità di circa il 25% nel quarto anno di pandemia. I funzionari insistono sul fatto che la Covd non è responsabile della maggior parte di questi decessi, lasciando la causa reale un mistero non chiarito.

La maggior parte dei neozelandesi non sa che le loro probabilità di morire sono aumentate di un quarto perché la stampa del Paese tace sull’eccesso di mortalità. Il silenzio e la mancanza di consapevolezza da parte dell’opinione pubblica non sono casuali: il governo sta intensificando il suo giro di vite sui social network e sui media.

“Servizi online più sicuri”: i dettagli del nuovo piano di censura

Lo scorso giugno, il governo neozelandese ha presentato la sua iniziativa per “Servizi online e piattaforme mediatiche più sicure”.

Il governo propone di creare “un nuovo regolatore del settore” dotato di poteri per punire le “piattaforme mediatiche”:

La nuova autorità di regolamentazione si assicurerà che le piattaforme di social media rispettino i codici per garantire la sicurezza delle persone. Anche i servizi di media, come le emittenti televisive e radiofoniche, dovranno attenersi a nuovi codici, adattati al loro settore. L’autorità di regolamentazione avrà il potere di controllare le informazioni fornite dalle piattaforme per assicurarsi che rispettino i codici e potrà comminare sanzioni in caso di gravi inadempienze. Ciò garantirebbe che tutti rispettino le stesse regole e che la sicurezza dei consumatori abbia la priorità.

Se da un lato la proposta parla di “protezione dei bambini”, dall’altro passa rapidamente all'”incitamento all’odio”, al diritto del governo di rimuovere e bloccare i contenuti e altro ancora:

Continuare a rimuovere e bloccare l’accesso ai contenuti più dannosi – gli interventi governativi per censurare i contenuti e criminalizzare i comportamenti ad essi associati. Il nuovo quadro normativo manterrebbe le sanzioni penali per il trattamento del materiale “discutibile” (illegale), compresi i poteri di emettere avvisi di rimozione per questo tipo di contenuti.

Ci sarebbe ancora un ruolo di censura, con il potere di determinare se i contenuti più dannosi debbano essere classificati come illegali da creare, possedere o condividere.Il mancato rispetto dei requisiti potrebbe comportare la sospensione, la rimozione o l’impossibilità di accedere ai servizi delle piattaforme da parte di autori, creatori ed editori. Potrebbero anche essere inseriti in una lista nera se mostrano un comportamento dannoso ripetuto.

Le piattaforme regolamentate dovranno implementare codici di condotta approvati che soddisfino gli obiettivi fondamentali di sicurezza e le aspettative minime stabilite dalla legge.

La Nuova Zelanda intende utilizzare l’Intelligenza Artificiale per la censura:

  • salvaguardie e barriere per scoraggiare il caricamento e la creazione di contenuti a rischio – ad esempio, limiti di tempo o requisiti di verifica per specifici tipi di contenuti
  • metodi per identificare i contenuti dannosi e impedire che vengano condivisi e amplificati. Questo includerebbe modi per rimuovere questi contenuti, come ad esempio:
  • attraverso pratiche di moderazione umana e di intelligenza artificiale (AI)
  • declassamento della visibilità dei contenuti
  • rimozione di individui ed entità recidivi, come l’identificazione di bot e account di troll che pubblicano abitualmente contenuti non sicuri, utilizzando marcatori di autenticità.

Comunque, non sono un cittadino della Nuova Zelanda, quindi non posso dire a quel Paese come governarsi.

Quello che posso dire, però, è che sono molto dispiaciuto per i bravi cittadini di quella terra remota, che hanno perso le loro protezioni costituzionali, stanno morendo a ritmi eccessivi, sono in gran parte inconsapevoli del pericolo che corrono e hanno un governo più interessato a nascondere la verità alla popolazione e a conferire i più alti riconoscimenti ai suoi membri.

Jacinda dunque merita la sua “onorificenza”? O merita qualcos’altro?

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