Migliaia di pubblicazioni scientifiche e casi clinici peer-reviewed da consultare
John Stockton è universalmente riconosciuto come uno dei più forti playmaker della storia dell’NBA.
Tuttora vanta il record per media assist in una stagione e numero di assist nei play-off.
Da professionista ha giocato ininterrottamente dal 1984 al 2003 negli Utah Jazz ed è stato la bandiera della squadra in coppia con l’inossidabile ala grande Karl Malone “The Mailman”.
Prima dell’NBA Stockton ha giocato nei Gonzaga Bulldogs, squadra dell’Università Gonzaga nello Stato di Washington.
Affezionato ai Bulldogs, Stockton, ora 59enne, ha l’abbonamento per seguire le loro partite ma nei giorni scorsi la squadra dei Gonzaga ha deciso per la sospensione dell’abbonamento del noto ex giocatore di basket a causa delle sue posizioni relative al covid.
Il mese scorso, Stockton aveva espresso solidarietà verso il cestita dei Brooklyn Nets Kyrie Irving, che ha dichiarato la sua volontà di non vaccinarsi.
Aveva detto a dicembre l’ex stella degli Utah Jazz: “Kyrie, hai tantissimi sostenitori. Non tutti riescono ad arrivare a te e tu non puoi arrivare a tutti loro, ma c’è una maggioranza là fuori che fa il tifo per te. Non sono coraggiosi come lo è Kyrie. Io sono fiero di lui come individuo per essersi preso questo rischio ed essere così audace in questa situazione”.
Ora in un’intervista Stockton ha parlato dei numerosi decessi improvvisi che ultimamente riguardano molti atleti e che potrebbero essere collegati con il vaccino covid.
Dice Stockton: “Essendo io una figura pubblica, un po’ più visibile degli altri, ho dato nell’occhio. Alla fine hanno ricevuto delle lamentele perché non indossavo la mascherina, potevano chiedermi di indossarla oppure sospendere il mio abbonamento.
Non avrei mai pensato in vita mia potessi perdere i miei biglietti perché non indosso una mascherina ad una partita. Non avrei mai pensato a dei farmaci obbligatori (i vaccini). Non avrei mai pensato che avrei visto vicini di casa, amici e persone presenti nella stessa arena insultarsi a vicenda per questo. “Ehi, quel tizio non indossa una mascherina! Sei vaccinato?”. Non avrei mai pensato che avrei dovuto comunicare la mia cartella clinica o che mi sarebbe servito qualche documento per salire su un aereo. Ci sono tante cose che non avrei mai pensato potessero succedere, ma che stanno succedendo ora.
Penso che a questo punto sia risaputo che ci sono 150, o comunque più di 100 atleti professionisti morti nel fiore degli anni che sono vaccinati. Morti proprio sul terreno di gioco. Ci sono 20.000 morti a causa del vaccino che il CDC conta solo per l’1%. I veri numeri sono probabilmente molto più alti, ma loro ne comunicano solo una minima parte. Hanno fermato l’iniziale sistema vaccinale per 25 morti e ora siamo ben oltre le 20.000 che però concedono. Oltre un milione di persone si sono ammalate”.