Migliaia di pubblicazioni scientifiche e casi clinici peer-reviewed da consultare
Lo scorso febbraio il cantante Ermal Meta, vincitore a Sanremo 2018, aveva dichiarato di essere stato m.ale dopo aver contratto il c.ovid nonostante tre d.osi di v.accino. Scriveva Meta:  ‘Ciao Ragazzi, scusate la mia assenza di questi giorni, ma nonostante le tre d.osi di v.accino mi sono preso il c.ovid e sono stato abbastanza m.ale’. Ermal Meta aveva anche pubblicato la foto con i risultati dei test che certificavano la sua positività al c.ovid.
A luglio, un’altra foto metteva in allarme i fans. Il volto del cantante era gonfio ed irriconoscibile. Così scrisse sui social: “Sono diversi giorni che mi si gonfiano diverse parti del viso e della testa. Dapprima credevo che si potesse trattare di un colpo d’aria, ma così non è. Ieri mattina mi sono svegliato peggio del solito, stamattina idem. A malincuore mi vedo costretto ad annullare gli appuntamenti di Peschici e del Giffoni in quanto devo approfondire e risolvere la situazione. Mi dispiace molto. Chiedo scusa agli organizzatori degli eventi e ai fan. Ci vediamo presto”.Â
Nei giorni scorsi un’altra comunicazione su Instagram: Ermal Meta ha annullato il tour. Scrive il cantante: “Ciao ragazzi, Non c’è un modo più facile per dirlo per cui lo dico subito. Il tour il cui inizio è previsto per fine febbraio sarà annullato e i biglietti rimborsati. Negli ultimi mesi ho avuto dei problemi personali che non mi hanno permesso di ultimare il prossimo disco di inediti nei tempi giusti. Di fatto è un processo ancora in fase di svolgimento e nel frattempo non mi è stato possibile pubblicare nuova musica. Avevo in mente qualcosa di speciale che non sono riuscito a realizzare in tempo. È molto frustrante, ma ancora di più lo è il pensiero di fare questo tour senza nuova musica. Ci ho pensato e ripensato e credo che la cosa migliore sia quella di concentrarmi sul nuovo disco in modo da poterci ritrovare il prima possibile. Sono sicuro che conoscendomi sappiate quanto ci tenga a fare in modo che ogni volta che ci ritroviamo ne valga la pena. Grazie per la comprensione. Ermal”.