Migliaia di pubblicazioni scientifiche e casi clinici peer-reviewed da consultare
Un uomo senza documenti ma dall’eta apparente di circa 50 anni è stato trovato senza vita nella mattinata di sabato in via Chiocchette a Malo (Vicenza). Sul posto sono intervenuti i sanitari del Suem 118 che non hanno potuto far altro che constare il decesso. Sarebbe un malore la causa della morte dell’uomo, che indossava una tuta da runner ed è stato trovato riverso a bordo di una strada di campagna. I rilievi sono stati effettuati dai carabinieri di Malo.
Almeno altri dieci collassi e decessi inattesi in Italia nelle ultime ore.
Il primo riguarda un giovane maresciallo colpito nella notte da malessere fulminante. Dramma nella notte a San Prisco (Caserta). Un militare di 47 anni, Salvatore Monaco, è deceduto in seguito ad un malessere repentino mentre si trovava all’interno della sua abitazione.
Stando a quanto emerso, il maresciallo capo, dislocato presso l’Aeronautica militare di Caserta, si è sentito male dicendo di avvertire un dolore al petto. I familiari hanno avuto appena il tempo di avvertire il 118 che si è palesato il dramma. Quando l’ambulanza è giunta sul posto per il 47enne militare non c’è stato nulla da fare.
Un cinquantenne, sempre stamattina è morto per malessere fulminante in un albergo in provincia di Varese. La chiamata al 112 è partita intorno alle 6, dall’albergo di via Dante a Fagnano Olona. Immediata la partenza degli equipaggi del soccorso arrivati con un’ambulanza della Croce Rossa di Gallarate, un’automedica. Al loro arrivo, però, era già tardi: a terra un uomo di 54 anni, vittima probabilmente di un mancamento che gli è risultato fatale. Sul posto anche i carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio che hanno subito avviato gli approfondimenti del caso
Stamattina è stata pubblicata la notizia del decesso di un altro 54enne, Raffaele Ferrazzo, di Rombiolo (Vibo Valentia). L’uomo sarebbe rincasato a casa prima del solito, e qui è stato colto da malessere mentre era sul divano. A dare l’allarme sono stati i familiari, preoccupati del fatto l’uomo non rispondeva al cellulare. Raffaele è descritto come brava persona la cui scomparsa ha scosso la frazione Orsigliadi, dove risiedeva.
Stamattina un cacciatore bergamasco di 43 anni è stato trovato senza vita nelle campagne di Robbio (Pavia). Probabilmente gli è stato fatale un malessere. L’uomo stava cacciando nei campi tra cascina Bianca e cascina Comunità . Altri cacciatori lo hanno trovato riverso in un campo con il cane nelle vicinanze. I soccorritori, allertati sabato mattina alle 11.30, hanno potuto solo constatare il decesso. Sul posto sono arrivati l’automedica mandata dal servizio 118, un’ambulanza della Croce azzurra di Robbio e i carabinieri. Un caso analogo si era verificato l’altro ieri a Rosasco, sempre nella zona di Pavia. Un 49enne è stato trovato privo di vita nella serata di giovedì 8 dicembre alla frazione Rivoltella, luogo nel quale era arrivato per una battuta di caccia in compagnia del suo cane. A dare l’allarme i familiari dell’uomo che non vedendolo rincasare hanno allertato alcuni amici della zona. Il cacciatore era originario di Cassano Magnago, nel Varesotto, e il suo corpo senza vita è stato trovato nella tarda serata di mercoledì nei campi, in un territorio confinante con il vercellese. Le cause del decesso sono probabilmente dovute a un malessere che ha colpito di botto il cacciatore. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Sartirana.
Un sesto caso simile a Reggio Emilia. Si è accasciata sul divano dopo una serata tra amiche. Se n’è andata così Federica Borghi, Chicca per amici e parenti, aveva 55 anni. Borghi lavorava al CIS Unindustria ed era stata insegnante di nuoto. Chi la conosceva la ricorda per il sorriso solare, la dolcezza e la grande empatia. In queste ore è stata diffusa una foto che la ritrae sorridente davanti ad una torta di compleanno, Borghi aveva compiuto 55 anni pochi giorni fa, il 29 novembre. A ritrarla in quello scatto spensierato la famiglia, insieme al padre, Bruno Borghi, ex direttore de I Teatri, molto legato alla figlia. Borghi, oltre al padre e alla madre Graziella, lascia il fratello Massimo, il marito Andrea e la figlia Margherita.
E’ morto a 53 anni Fabrizio Cossutta, detto Bicio, della frazione di Grizzo nel comune di Montereale Valcellina (Pordenone), a causa di emorragia cerebrale. Era un commerciante della zona molto conosciuto e titolare del noto locale “Al Boschetto y El Sueño Borracho”.
Un altro caso di decesso per malessere inatteso nel pomeriggio di ieri in provincia di Padova. E’ morto d’infarto in piazza Mazzini: vani i soccorsi. Il piovoso pomeriggio di ieri è stato segnato da una tragedia che ha sconvolto il centro storico della città murata. Erano circa le 16, quando  Luigi Ceretta, stava camminando nei pressi della Loggetta. A Monselice ci veniva tutti i giorni, per incontrare gli amici di sempre, bere un caffè al bar e fare due chiacchiere in simpatia. Aveva appena saluto la compagnia: «Aspettatemi un attimo, vado a fare la ricarica del telefono» e si era diretto verso il bar all’angolo. Nulla faceva presagire la disgrazia che si sarebbe verificata da lì a poco.
Giusto il tempo di fare qualche passo e Ceretta è crollato. Le persone presenti lo hanno subito notato camminare a fatica e tenersi le mani al petto e gli sono andati incontro, sorreggendolo per alcuni metri. Purtroppo, l’uomo ha perso rapidamente i sensi. Le condizioni sono apparse fin da subito disperate: il volto di Ceretta ha presto assunto un colorito cianotico, segno inequivocabile di un arresto cardiocircolatorio. Mentre qualcuno chiamava il 118, un passante si è precipitato alla farmacia Giovannoli, che aveva aperto da poco per il turno pomeridiano
E’ morto ieri sera in un incidente causato da un mancamento sulla statale 389 fra Buddusò e Pattada, nel nord della Sardegna, Salvatore Vargiu. Per tutti “Trava”, è stato probabilmente colto da un problema legato alla sua condizione di cardiopatico. Il suo fuoristrada si è ribaltato dopo essersi schiantato contro un muretto e l’impatto non gli ha lasciato scampo.
Vargiu stava rientrando a Buddusò, dove abitava, dopo una giornata di lavoro nelle campagne di Pattada, il suo paese d’origine. Fu uno dei dieci componenti della banda che dopo avere prelevato De André nella sua casa di Tempio Pausania, lo tenne per mesi insieme alla compagna Dori Ghezzi in luogo irraggiungibile delle montagne di Pattada. Carceriere e “vivandiere”, fu condannato a 25 anni di prigione. Nel 1991 chiese la grazia: nella domanda, anche il via libera delle vittime, con la firma di Fabrizio De André.
Infine, un decimo caso simile a Livorno. Sono apparse subito gravi le condizioni di un uomo di 57 anni che intorno alle 19.10 di ieri, venerdì 9 dicembre, è stato colto da un collasso all’interno del bar Bamboo in via del Lavoro. Il 57enne si trovava alcuni amici quando inaspettatamente si è sentito male e si è accasciato a terra. I presenti hanno quindi subito chiamato il 112 che ha inviato sul posto i volontari della Croce Rossa, la cui sede dista poche centinaia di metri. Trovato l’uomo in arresto cardiacontari, sono dunque stati loro a iniziare le manovre di rianimazione, utilizzando anche il defibrillatore. Ripreso il battito, l’uomo è infine stato accompagnato in codice rosso al pronto soccorso, dove era stata allertata la shock room.