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Nuovo decesso improvviso di un sacerdote in pochi giorni. Dopo il decesso durante la messa del vicedirettore dell’archivio diocesano e il malore del sacerdote di Piacenza e i malori durante la messa dell’Immacolata del Vescovo di Bergamo e di don Riccardo Crivelli a Mantova e del decesso decesso improvviso di un altro sacerdote nel tarantino, è morto improvvisamente dopo la celebrazione della messa ieri venerdì 9 dicembre a causa di un ictus improvviso Joaquín Ramón Aguilar Claramunt, noto come Don Joaquín.
“È stato il sacerdote più vicino ai giovani”, dice un parrocchiano di La Pobla de Vallbona, cittadine della Comunità autonoma Valenciana.. “Ha celebrato la messa e poi ha cenato con loro. Ormai pochi sacerdoti lo fanno”, ha aggiunto.
“Era un grande studioso, con un carattere molto forte, ma un grande lettore, e ogni volta che gli parlavi ti insegnava qualcosa. Tutti dicevano che sapeva molto. Era quasi un emblema”, racconta un altro abitante di La Pobla de Vallbona. .
Pertanto, don Joaquín passerà alla storia per essere stato un teologo del popolo, pur essendo una persona notevolmente introversa. Era sempre calmo e incline al dialogo, un profondo consigliere e un buon oratore. Non perdeva mai quella risata sagace, la stessa che ha chi sa molte cose della vita attraverso il proprio intuito. Il 4 ottobre 1986 entra a La Pobla come sacerdote e, da quel giorno, segna la vita della sua comunità cristiana per più di tre decenni.
Ha anche promosso numerosi progetti sociali come “Proyecto Hombre” a La Pobla per sostenere le persone nel loro reinserimento e incoraggiare il volontariato. L’abitante di Puçol era stato ordinato sacerdote nel 1977 dopo aver studiato al Seminario di Moncada.
Secondo chi lo conosceva da vicino, portava serenità ad ogni cambio sociale, ideologico e anche generazionale. Viveva senza televisione, come se fosse un vero eremita. I libri che ha letto, la maggior parte di spiritualità e filosofia, mettono insieme una personalità e un mondo interiore praticamente senza sforzo.
La sua morte ha suscitato grande commozione tra i suoi parrocchiani. Ma il suo ricordo continuerà ad essere presente in tutti loro. Perché le persone autentiche lasciano inevitabilmente il segno.