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Si è spento all’età di 69 anni, compiuti il 9 dicembre scorso, Vito Chimenti, ex centravanti di calcio e vecchia gloria del calcio materano, diventato popolare a livello nazionale per la sua “bicicletta” con cui riusciva a saltare gli avversari che provavano a fermare la sua corsa verso la porta avversaria. Con il Matera ha vinto il campionato di serie 1975-1976. Dopo una lunga e prestigiosa carriera che ha portato Chimenti a giocare anche in serie A con Catanzaro e Pistoiese, in questa stagione era impegnato nello staff tecnico del Pomarico, formazione di Eccellenza Lucana. E proprio nel pomeriggio di oggi, domenica 29 gennaio, dopo il riscaldamento per la gara interna del Pomarico contro il Senise il tecnico Vito Chimenti mentre si apprestava a fare la doccia è stato colto da un m.alore, purtroppo f.atale. Inutili i soccorsi, prima quelli effettuati dallo staff sanitario del Pomarico Calcio e poi quelli dei sanitari del 118, che hanno richiesto anche un intervento dell’eli-soccorso.
Nato a Bari, Vito era il fratello minore di Donato e di Francesco Chimenti, anch’egli attaccante, e zio di Antonio Chimenti, ex portiere.
Di corporatura tozza ma agile, fu un attaccante affidabile e dalla buona media realizzativa. Chimenti è divenuto celebre per aver utilizzato spesso un particolare modo di alzarsi e portare avanti il pallone chiamato bicicletta. È infatti ricordato come il bomber della bicicletta. La sua carriera di calciatore, nel ruolo di attaccante, si è svolta prevalentemente in Serie B ed in Serie C, con tre stagioni disputate in Serie A (77 presenze e 13 reti complessive nella massima serie).
Ha vestito la maglia dell’Avis Edilsport Altamura, passando poi al Matera dove ha giocato il suo primo campionato di Serie C nella stagione 1972-1973. Dopo una breve parentesi con la Lazio, torna in Serie C prima con il Lecco, poi con la Salernitana ed ancora con il Matera.
Nella stagione 1977-1978 passa al Palermo in Serie B, dove gioca due stagioni ad alto livello con 29 reti complessive. I risultati con la squadra rosanero sono un sesto posto, un settimo posto e sconfitta nella finale di Coppa Italia 1978-1979, quando con un suo gol al primo minuto di gioco il Palermo passa in vantaggio perdendo poi la partita contro la Juventus. Ha esordito in Serie A il 16 settembre 1979 una volta passato al Catanzaro, con cui ha segnato una sola volta in campionato. Successivamente passa sempre in massima serie alla Pistoiese, dove nella stagione 1980-1981 ha realizzato 9 reti che non evitano ai toscani l’ultimo posto in classifica ma valgono a Chimenti il titolo di miglior cannoniere della Pistoiese in Serie A.
Nell’estate 1981 passa all’Avellino, dove segna 3 reti. Sceglie quindi di scendere di categoria nelle file del Taranto dapprima in Serie C1, dove è capocannoniere del torneo nella stagione 1982-1983 con 13 reti, e successivamente in Serie B, dove resta fino al 1985, quando subisce una squalifica di 5 anni per l’illecito sportivo noto come “caso Padova” e termina l’attività agonistica.