• Marzo 29, 2024

Trovato senza vita a 23 anni, comunità sconvolta

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Giulio Betti era cresciuto nella parrocchia di Sant’Ilario dove la città è addolorata per la sua scomparsa. Era a Fano, nelle Marche, risiedeva nella casa estiva di famiglia e aveva trovato lavoro come cameriere.

Tranquillo, posato. Un bravo ragazzo. Tutti ricordano così Giulio Betti, lo studente 23enne di Malcontenta che il 13 dicembre è stato trovato morto nella casa estiva di famiglia, in località costiera a Fano, nelle Marche, scrive Venezia Today.

Quando la notizia è circolata nel Veneziano la comunità è rimasta sconvolta. Un giovane che aveva trovato lavoro come cameriere nell’ultimo periodo a Fano e che si era inserito in un locale dove era ben voluto. Alcuni anni fa dopo aver frequentato il Liceo delle scienze umane Niccolò Tommaseo a Venezia, Giulio Betti si era iscritto alla facoltà di Antropologia a Bologna, stringendo molti nuovi amici fra gli studenti dell’Ateneo del capoluogo dell’Emilia Romagna, ma poi il Covid aveva cambiato tante cose. Tra le restrizioni, l’isolamento, la chiusura, in tanti hanno dovuto rinunciare alla nuova vita fuori casa, e amicizie e relazioni umane si sono interrotte in molti casi.

Dopo l’emergenza Giulio Betti aveva trovato lavoro a Fano, nelle Marche, dove la famiglia ha una casa per l’estate e lui sembrava trovarsi bene lì. Una località costiera che vive di turismo e non ha tanto movimento durante l’inverno, però il giovane era sempre in contatto con la famiglia e con chi gli voleva bene. Martedì quell’equilibrio forse si è interrotto improvvisamente. E quando il 23enne ha smesso di dare notizie di sé, al lavoro e in famiglia è scattato l’allarme.

Lo hanno trovato in casa quando non c’era ormai più niente da fare per lui. È lutto nella comunità e nella parrocchia di Sant’Ilario a Malcontenta, dove la famiglia è conosciuta e inserita nella vita parrocchiale e dove Giulio Betti era cresciuto frequentando il catechismo e partecipando al gruppo scout. Appena l’autorità ha disposto il rilascio del corpo del giovane cameriere è potuto iniziare il rientro a casa a Malcontenta ed è qui che venerdì alle 15 la città gli darà l’ultimo saluto nelle esequie celebrate dal parroco di Sant’Ilario, don Alessandro Rosin.

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