Migliaia di pubblicazioni scientifiche e casi clinici peer-reviewed da consultare
Dopo l’elezione dei Presidenti di Senato e Camera, nel weekend si è cercato di trovare la quadra per i Ministeri.
Un punto fermo, in queste ore, sembra essere Giancarlo Giorgetti all’Economia, sdoganato plasticamente da Matteo Salvini a Montecitorio con chiacchiere, battute e foto nel cortile, accanto al decano Umberto Bossi. Si dà in queste ore assai probabile anche Antonio Tajani alla Farnesina, mentre rimangono stazionarie le quotazioni del prefetto Matteo Piantedosi al Viminale.
Meloni sembra non voler cedere sull’ex pm Carlo Nordio, con l’avvocato barese Francesco Paolo Sisto di Forza Italia tra i papabili per un ruolo di viceministro. Così come il più accreditato alla Difesa è Adolfo Urso di Fratelli d’Italia. Al partito conservatore andrebbe pure il ministero dell’Istruzione (anche se finora non circolano nomi) e lo Sviluppo economico con Guido Crosetto in pole ma anche in pista per la poltrona di sottosegretario alla presidenza del Consiglio, qualora non dovesse concretizzarsi il passaggio a Palazzo Chigi di Giovanbattista Fazzolari, il più accreditato, in queste ore, per tale poltrona. Ma pronto anche per il dicastero per l’attuazione del programma. In alternativa a nomi squisitamente politici, si potrebbe far strada per il sottosegretariato alla presidenza un profilo tecnico.
In quota Lega, si confermerebbe l’ipotesi di Gian Marco Centinaio all’Agricoltura e quella di Roberto Calderoli al ministero delle Riforme. In aggiunta ci potrebbe essere un incarico a Simona Baldassarre per il dicastero della Famiglia e natalità .Â
In quota Forza Italia, oltre a Tajani, potrebbero ottenere la nomina Elisabetta Casellati alla Pubblica Amministrazione, Alberto Barachini ai Beni culturali e Annamaria Bernini all’Università .
Al Ministero della Salute, sono in forte aumento le quotazioni di Paolo Zangrillo, deputato di Forza Italia e fratello di Alberto, primario all’Ospedale San Raffaele di Milano eed ex medico personale di Berlusconi.
Paolo Zangrillo, già deputato nel 2018 e ora senatore, è laureato in giurisprudenza ed ex manager di Magneti Marelli, Fiat e Iveco nel settore delle risorse umane.
Dal 2011 al 2017, Zangrillo ha occupato il ruolo di direttore del personale e dell’organizzazione presso l’Acea.