Migliaia di pubblicazioni scientifiche e casi clinici peer-reviewed da consultare
Dopo un soggiorno in detenzione e giorni di incertezza, il serbo è stato nuovamente cancellato dal visto venerdì, su una decisione ministeriale.
Questa è la fine di una soap opera che avrà tenuto il pianeta tennis (e non solo) con il fiato sospeso per più di una settimana. Venerdì 14 gennaio, il ministro dell’Immigrazione australiano Alex Hawke ha annunciato la cancellazione del visto di Novak Djokovic “per motivi di salute e buon ordine, sulla base del fatto che era nell’interesse pubblico farlo”. Non è quindi previsto che partecipi agli Australian Open (17-30 gennaio), di cui è stato il tre volte detentore del titolo maschile.
In qualità di ministro dell’Immigrazione, Hawke ha fatto appello al suo “potere personale di annullare” un visto, ai sensi della sezione 133C (3) della legge sulla migrazione. Questo “potere” gli dà la possibilità di annullare un visto se ritiene che la persona interessata presenti un rischio per “la salute, la sicurezza o il buon ordine della comunità australiana” o per “la salute o la sicurezza di uno o più individui”.
Quali sono le prospettive per Djokovic?
Si tratta di una nuova svolta nel caso, quattro giorni dopo la decisione del tribunale giudiziario di rilasciare il serbo. Il governo, che lunedì ha avuto quattro ore per contestare la decisione, ha aspettato per decidere. Situazione strana per Novak Djokovic che ha potuto allenarsi alla Rod Laver Arena senza mai avere finalmente la possibilità di difendere il suo titolo.
Il suo discorso sui social network nella notte tra martedì e mercoledì non ha dato i suoi frutti. Colui che aveva spiegato la sua esenzione dal vaccino da guarigione da Covid-19 a metà dicembre ha cercato come meglio poteva di giustificare la sua presenza a un evento pubblico in Serbia, senza mascherina, e a un’intervista con i giornalisti di L’Equipe nello stesso periodo. Ma la mannaia cadde.
Fine di una settimana ricca di eventi
Il serbo dovrebbe dunque rinunciare definitivamente alla sua partecipazione agli Australian Open 2022 mentre aveva preso nota da qualche ora piuttosto dell’identità del suo avversario al 1° turno. Djokovic dovrà aspettare per cercare di permettersi un 21° torneo del Grande Slam, che lo collocherebbe ai vertici della storia del tennis, davanti ai suoi due rivali storici, Roger Federer e Rafael Nadal