Migliaia di pubblicazioni scientifiche e casi clinici peer-reviewed da consultare
Un malore improvviso alla guida, dopo avere attivato il motore della sua Peugeot 3008, con cambio automatico, e con la vettura che, finita contro il muro dell’edifico dell’azienda di famiglia, ha continuato a restare accesa fino al surriscaldamento e al successivo incendio.
Una fine tragica quella che ha colto Riccardo Gobbi, 29enne figlio dell’imprenditore Valeriano, presidente della Croce Bianca di Lumezzane (Brescia) e titolare della omonima azienda che si occupa di smerigliatura di metalli.
Alle prime luci dell’alba di giovedì 8 dicembre, il giovane è morto nel rogo della propria auto, parcheggiata nel cortile dell’azienda di famiglia in via Divisione Acqui 18/20 nel paese valgobbino.
I vigili del fuoco sono intervenuti verso le 5.30, chiamati da un passante che aveva notato la colonna di fumo. Purtroppo quando i pompieri e ,i carabinieri della Compagnia di Gardone Valtrompia sono arrivati sul posto per il ragazzo non c’era più nulla da fare. Era già spirato, il corpo carbonizzato all’interno della vettura.
Sempre a Lumezzane, lunedì 5 dicembre c’era stato un altro decesso per malore improvviso. Un 61enne è stato ucciso da un malore improvviso mentre riposava nella sua abitazione, a Pieve di Lumezzane. Questo il tragico destino di Domenico Sorrenti, di origine calabrese ma di casa da lunghi anni nella cittadina della Valgobbia.
La tragica scoperta nel pomeriggio di lunedì: l’uomo, che viveva da solo, non dava sue notizie da parecchie ore, così i familiari hanno dato l’allarme. Una volta aperta la porta dell’abitazione, il drammatico ritrovamento: il 61enne giaceva sul divano e per lui non c’era ormai più nulla da fare. Sulla salma non è stato disposto alcun accertamento, dato che a causare il decesso sarebbe stato un malore.