Migliaia di pubblicazioni scientifiche e casi clinici peer-reviewed da consultare
Era stata intervistata prima di entrare nell’hub lo scorso 26 maggio Irene Cervelli, 42enne di Capannori (Lucca) che sui social scriveva di fidarsi della scienza e di sperare di ricevere il vaccino prima possibile.
Il 3 giugno è stata colpita da una gravissima emorragia cerebrale ed è stata sottoposta a due interventi all’ospedale Cisanello di Pisa.
E’ stata a lungo in coma e dopo un lungo percorso riabilitativo è tornata a casa solo ieri 27 gennaio, dopo quasi sette mesi.
Nella stessa giornata di ieri, la famiglia ha presentato in procura una querela contro ignoti per lesioni personali colpose.
L’avvocato della famiglia Cervelli, Giovanni Mandoli, ha detto: “Nella cartella clinica rilasciata dall’ospedale Cisanello, c’è la diagnosi di trombocitopenia, trombosi immunitaria indotta da vaccino, cosiddetta VITT. Chiederemo ad Aifa di certificare la correlazione” .
La vicenda della donna toscana sarebbe, per la Asl, una di quelle che potrebbe aver portato Aifa alla decisione di non utilizzare più quel tipo di vaccino sugli under 50. L’agenzia si è basata anche su dati internazionali e sulle posizioni di Ema, agenzia farmacologica europea. Adesso, probabilmente, sarà anche un giudice a esprimersi sul singolo caso. “La famiglia Cervelli infatti ha depositato la querela per far chiarezza circa eventuali responsabilità imputabili”, spiega l’avvocato Giovanni Mandoli.
“L’ictus da trombosi verificatosi il 3 giugno dopo la somministrazione del vaccino, le ha provocato danni neurologici consistenti che a oggi non le consentono di essere autosufficiente”, fa sapere il legale