• Aprile 26, 2024

Il tribunale decide di vaccinare forzatamente un’ 85enne sopravvissuta all’Olocausto e di rinchiuderla in un reparto psichiatrico

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Un tribunale della città tedesca di Stoccarda, nello stato del Baden-Württemberg, sta cercando di imporre la vaccinazione COVID-19 a una compositrice 85enne ebrea sopravvissuta all’Olocausto, scatenando l’indignazione dei giornalisti tedeschi e di un leader della comunità ebraica. Un tribunale regionale ha annullato la decisione.

Il sito web austriaco in lingua tedesca Report24 ha riferito per la prima volta martedì del caso di Inna Zhvanetskaya, sopravvissuta all’Olocausto. La donna è nata in Ucraina nel 1937. Giovedì Holger Fischer, l’avvocato di Zhvanetskaya, ha dichiarato sul suo account Telegram che un tribunale regionale di Stoccarda ha annullato la sentenza della corte di primo grado, impedendo la vaccinazione forzata.

Secondo Report 24, la Zhvanetskaya dovrebbe “essere portata, contro la sua volontà, da un medico che la vaccinerà due volte contro il COVID-19”. L’agenzia di stampa ha aggiunto che dopo la vaccinazione sarà “istituzionalizzata in una struttura psichiatrica chiusa”.

Secondo Report24, “un video esclusivo lo dimostra: Non è sana di mente né sta mettendo in pericolo se stessa o gli altri. Ha solo paura per la sua vita”, rendendo discutibile il ricovero psichiatrico.

Martin Arieh Rudolph, presidente della comunità ebraica di Bamberg, in Baviera, ha inviato una lettera alla presidente della comunità ebraica di Stoccarda, Barbara Traub, chiedendo se lei e la comunità ebraica potessero intervenire per aiutare Zhvanetskaya.

Traub è stata recentemente criticata per non aver preso provvedimenti contro la promozione della campagna di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) da parte di Stoccarda sul suo sito web, nonché contro la partnership tra la città di Friburgo e Isfahan a favore del regime iraniano.

Il Post ha anche inviato una richiesta di informazioni a Michael Blume, il funzionario pubblico incaricato di garantire la vita ebraica e di combattere l’antisemitismo a Stoccarda. La settimana scorsa, un tribunale regionale ha classificato Blume come antisemita. Ebrei tedeschi, il Centro Wiesenthal e israeliani hanno esortato Blume a dimettersi.

Fonte The Jerusalem Post

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