Migliaia di pubblicazioni scientifiche e casi clinici peer-reviewed da consultare
L’ex Ministro leghista Roberto Castelli, che a settembre dichiarò di avere scoperto valori altissimi di rischio trombosi dopo il vaccino Johnson&Johnson, prima di Natale è intervenuto nuovamente alla trasmissione Tagadà (LA7) e ha ribadito l’importanza delle cure precoci, l’assurdità di una politica che prevede dosi vaccinali senza fine e le gravi responsabilità del protocollo “vigile attesa e paracetamolo”.
Nel dibattito su La7, Castelli asfalta il dott. Pregliasco.
Dice Castelli: “Io sono un perfetto galileiano, mi baso sull’esperienza. Ho fatto il vaccino e sono stato male. Ho delle persone molto vicine a me che si sono curate, sono guarite e stanno benissimo. Quello che viene trasmesso in maniera ossessiva, ossessionante e pesantissima è… io non posso sopportare che un suo collega abbia detto pubblicamente che chi non si vaccina è un beota o un cretino, perchè chi non si vaccina è uno che segue la legge. Di fronte a questo bombardamento, un bastian contrario come me, mi viene voglia di fare il novax per motivi di natura politica e soprattutto costituzionale. Qui stiamo facendo a pezzi la costituzione e la libertà degli individui. Inviterei gli scienziati a darsi un po’ da fare per trovare le cure. Non solo a bombardare di punture, perchè ora c’è la terza dose, poi ci sarà la quarta, la quinta, la sesta, la settima, l’ottava..Io vivo vicino a Bergamo. Quando qui moriva la gente a migliaia e ci dicevano della vigile attesa e li facevano morire…”.
La risposta di Pregliasco: “Ma è quello che bisogna fare all’inizio”.
Castelli: “Ah sì. La gente è morta!!! Guardi quanti sono morti andando dietro alla vigile attesa!!”
Quindi secondo il dott. Pregliasco gli italiani dovrebbero ancora oggi affidarsi alla “vigile attesa”…
Ieri 31 dicembre l’ex Ministro Castelli ha scritto su Facebook:
“Non bisognava essere Einstein per capire che il COVID come ogni altro virus è legato alla temperatura. Quindi picco prima al Nord Europa dove fa piú freddo e poi giú verso il Mediterra neo. Invece i nostri cervelloni giú a fare para goni con le date e a dire :” ma come siamo bravi in Italia” Ma va a ciapá i ratt”