Migliaia di pubblicazioni scientifiche e casi clinici peer-reviewed da consultare
“Nel giorno in cui Pfizer ha dato l’annuncio di un vaccino efficace al 91%, la Fda ha chiaramente detto che i benefici derivante dall’immunizzazione superano largamente qualsiasi potenziale rischio. Ricordiamo che per la fascia 5-11 anni, all’interno di uno studio su 2000 soggetti, si è impiegata una dose di un terzo di quella che abbiamo ricevuto noi”. Così Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità , ieri sera a Che tempo che fa su Rai3, in merito al vaccino per i bambini tra 5-11 anni. Sull’obbligo vaccinale in Italia per contrastare la diffusione del coronavirus “sì, ma solo qualora ve ne fossero le indicazioni e gli estremi”, ha spiegato, aggiungendo come sulla campagna vaccinale si sia partiti “con una strategia di convincimento e di persuasione, che ha fatto largamente breccia e ha permeato la coscienza di tanti cittadini.Qualora ve ne fossero le indicazioni e gli estremi si potrebbe arrivare anche a considerare l’obbligo”.
Quanto ai dati sulla pandemia in Italia, ha spiegato il presidente del Consiglio superiore di Sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, “i numeri dicono che non abbiamo pagato un prezzo alle riaperture”. Ha poi aggiunto: “Ho sentito prima il segretario Letta che ha fatto l’appello a vaccinarsi e lo faccio anche io: è vero che siamo all’86% di persone coperte da almeno una dose, all’82% con due dosi e nella fascia sopra i 70 anni andiamo sopra il 90%, però le persone che mancano devono imparare a volersi bene, perché vaccinarsi significa questo e voler bene anche gli altri. Si lavorava sui vaccini RNA già da tempo, erano in sviluppo per infezioni di HIV, per virus rabbico e anche per virus influenzali.
Va chiaramente sottolineato che si tratta del vaccino più sicuro che abbiamo a disposizione. Non ha giovato al profilo di rassicurazione quello che potremmo definire come ‘infodemia incontrollata’, la diffusione di notizie false e senza fondamento scientifico”.