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E’ morto poche ore fa improvvisamente Taniela Moa, 36 anni, star del Super Rugby in Nuova Zelanda e della nazionale del Tonga.
Ne dà notizia la squadra dei Blues di Auckland Rugby con un tweet nella mattina del 16 dicembre: “L’Auckland Rugby annuncia la triste scomparsa di Taniela Moa. Taniela ha collezionato 58 presenze nella nostra squadra vincendo due titoli NPC (National Provincial Championship). Taniela ha anche rappresentato la nazionale del Tonga in 20 occasioni. I nostri pensieri e le nostre condoglianze vanno in questo momento alla famiglia Moa”.
L’ex capitano delle Tonga Nili Latu si è detto scioccato nell’apprendere della morte del suo amico.
“L’ho visto solo la scorsa settimana, stavamo girando il video sul torneo Moana Pasifika per la stagione e ci stavamo facendo una bella risata”, ha detto Latu. “Ora, ho saputo che non vedrò più questo mio fratello, è una dura notizia.”
Moa, che era sposato con figli, era tra i giocatori di rugby più popolari nell’isola di Tonga e in Nuova Zelanda.
 Latu ricorda che Moa ha sempre fatto del suo meglio per la nazionale tongana.
“Era un personaggio, questo è ciò che spicca. Amava una risata e amava uno scherzo”, ha detto Latu. “Ma, amico, quando indossava quella maglia rossa è una bestia diversa”.
“Questo è qualcosa di cui farò tesoro per sempre. Si trasformava quando giocava per il suo paese, so che era così orgoglioso di rappresentare anche la sua famiglia”.
“Oggi Tonga ha perso una leggenda del rugby. Era un giocatore speciale. Siamo stati fortunati ad averlo. Sto solo cercando di rendermene conto. È semplicemente surreale.”
Il decesso improvviso di Taniela Moa avviene nei giorni di una corsa al vaccino da parte dei giocatori di rugby a causa delle disposizioni della Federazione neozelandese che nei giorni scorsi ha imposto l’obbligo vaccinale per tutte le competizioni di rugby a 15.
Il direttore generale della Federazione neozelandese di rugby Steve Lancaster aveva affermato, lunedì 13 dicembre, che la decisione sull’obbligo vaccinale ha fornito alla comunità del rugby un livello di certezza in vista della stagione 2022.
“Ci siamo presi del tempo per rivedere le linee guida dell’organizzazione e ciò che è chiaro è che i certificati di vaccino saranno necessari per le competizioni di rugby a 15 per giocare con il minimo disturbo”, aveva affermato nella dichiarazione di lunedì.
“Nelle ultime due stagioni, la comunità del rugby ha affrontato molte sfide e cancellazioni. Questa decisione dà alcune prime certezze e ridurrà l’impatto sulle competizioni nel 2022″, aveva concluso Steve Lancaster.