• Aprile 26, 2024

Tre medici deceduti per malore improvviso in Italia nelle scorse ore

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Tre medici sono morti per malore improvviso nelle scorse ore.

Il dottor Nicola Stefano Giovanni Di Menna, 70 anni, era in pensione da poco meno di un anno dopo aver svolto a lungo la professione di medico di medicina generale nel quartiere San Paolo, il più popoloso di Vasto (Chieti).

Il suo ambulatorio era in via Aldo Moro. Stamani, lunedì 21 novembre, era andato, come suo solito, a fare jogging. Ha accusato un malore fatale in località San Nicola. Il podismo e la bici erano le sue passioni.

«Persona eccezionale dal punto di vista professionale e umano», ricorda Fabio Cedro, residente del quartiere San Paolo. «Una bella persona, sempre cordiale con tutti i pazienti. Uno sportivo, che incontravamo spesso in via Santa Lucia mentre correva. Anche a noi consigliava di andare a camminare e fare sport. Noi giovani del quartiere siamo cresciuti con le sue raccomandazioni di evitare alcol e fumo e di fare attività fisica. Per decenni è stato un faro per la popolazione del quartiere San Paolo».

«È volata in cielo una cara persona», dice il sindaco, Francesco Menna. «Un medico d’oro che si prodigava verso il prossimo con passione e professionalità. Tanti anni dedicati al servizio sanitario e alla cura delle persone hanno ingigantito la qualità delle cure nel territorio. Ci mancherà, a tutti. Alla famiglia le più sentite condoglianze e la vicinanza della comunità».

Il secondo decesso per malore improvviso è avvenuto in Sicilia.

E’ un paese scosso quello di Villalba (Caltanissetta) per la prematura scomparsa del medico Paolo Antonio Miserendino, scomparso ieri domenica 20 novembre all’età di 64 anni per un improvviso malore. Nato a Villalba,  Laureato in Medicina e chirurgia nel 1984 a Catania, aveva conseguito varie e importanti specializzazioni tra cui quella in Endocrinologia e un master in Senologia. Era esperto in Ecografia endocrinologica e in Ecografia ostetrico – ginecologica e diagnosi prenatale. Membro del Sovrano militare ordine ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta, è intervenuto nell’organizzazione di numerosi congressi nazionali e internazionali, come relatore e moderatore, con diverse pubblicazioni scientifiche. Era sposato con l’avvocato Rita La Monica, molto impegnata nella vita culturale  e vicepresidente regionale di BCsicilia. Il professionista lascia, inoltre, due figlie,  Elisa e Giulia. Il rito funebre verrà celebrato domani 22 novembre alle 15,30 presso la Chiesa Madre di Villalba

Il terzo decesso riguarda un medico morto durante il servizio per malore improvviso.

Grave lutto a Vibo Valentia. Stroncato da un edema polmonare, è venuto a mancare, a 61 anni, il dottore Antonio Demonte, dirigente dell’Asp di Vibo e in prima linea nella campagna condotta per la lotta al coronavirus. Il professionista sarebbe stato colto da malore mentre stava prestando servizio nella struttura sanitaria di Pizzo. Malgrado sia stato subito soccorso dai colleghi, non c’è stato nulla da fare. Il decesso è sopraggiunto nel giro di pochi minuti.

Originario di Polia (Vibo Valentia), Demonte aveva 62 anni, era sposato ed aveva un figlio. Ha giocato un ruolo chiave nell’emergenza Covid, occupandosi del rilevamento e del tracciamento dei casi. Innumerevoli gli attestati di stima e di vicinanza alla famiglia.

“Ho appreso con profonda tristezza – ha affermato il sindaco di Serra San Bruno, Alfredo Barillari – della scomparsa del dottor Antonio Demonte, medico dell’Asp di Vibo. Demonte è stato un punto di riferimento fondamentale per tutto il nostro territorio nel corso della emergenza pandemica. Ha aiutato me e tanti altri sindaci a combattere in giorni difficili e a dare risposte a tanti cittadini in difficoltà. Perdiamo un galantuomo abile a coltivare curiosità e passioni, tra cui quella per la micologia, spesso tema di proposte e chiacchierate. Alla famiglia e agli amici giungano le più sentite condoglianze”.

Il sindaco di Brognaturo Rossana Tassone e l’Amministrazione comunale ricorderanno “sempre il dottor Demonte per  l’umanità che ha dimostrato alla nostra comunità durante il periodo covid. Per la passione verso le nostre montagne che, con il suo ‘panaro’ girava, insieme al defunto sindaco Cosmo Tassone, alla ricerca di funghi. Nella terribile solitudine del dolore, esprimiamo il nostro cordoglio”.

“La scomparsa del dottor Antonio Demonte – ha sostenuto il deputato di Forza Italia Giuseppe Mangialavori – addolora l’intera comunità vibonese. Il dottor Demonte ha dedicato la propria vita ai suoi pazienti e a una professione che ha onorato come meglio non avrebbe potuto. Anche durante la pandemia di Covid ha dimostrato le sue straordinarie doti umane e mediche, impegnandosi senza risparmio per la collettività. La sua morte lascia un grande vuoto in tutti noi. Le più sincere condoglianze alla sua famiglia”.

“Quando se ne va un medico non scompare solo un operatore sanitario che si è preso cura di chi aveva bisogno ma anche un ‘confessore’ con cui tutti si confidano e si affidano con cieca fiducia”. Il consigliere regionale e coordinatore regionale in Calabria di “Italia al Centro” Francesco De Nisi ha affidato a queste parole la sua vicinanza alla famiglia. “Il dottor Demonte – ha ricordato De Nisi – ha incarnato perfettamente il senso della sua professione facendone una nobile missione di vita che lo ha portato a diventare un insostituibile punto di riferimento per l’intero territorio Vibonese. Durante la fase più acuta della pandemia da Coronavirus, chiamato a gestire la rilevazione e il tracciamento dei contagi, in totale sinergia con sindaci ed amministratori, non ha indietreggiato di un solo centimetro di fronte alla prevaricante minaccia, anteponendo gli interessi generali della collettività alla salute personale. Il dottor Demonte – ha concluso – è sempre stato totalmente a disposizione del comprensorio che lo aveva “eletto” suo paladino sanitario in un afflato di reciproca fiducia  da cui è scaturito un patrimonio di storie e di valori che, da oggi in poi, varrà la pena ricordare e trasmettere alla future generazioni”.

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