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La neomamma di San Prisco (Caserta) era al nono mese ed era solo in attesa di partorire. Il 9 ottobre è andata dal ginecologo di fiducia riferendogli che 48 ore, dopo lunedì 11, avrebbe avuto la seconda dose del vaccino Pfizer. La somministrazione era stata concordata visto che la prima non aveva dato effetti collaterali.
Martedì 12 la coppia è tornata dal ginecologo per l’ultima visita di routine prima del parto. E’ in quella circostanza che il medico si accorge che il piccolo cuoricino non batte più, facendo presagire che la piccola fosse ormai deceduta.
La coppia all’inizio decideva di far intervenire un’ambulanza, poi rientrava a casa recandosi il giorno successivo in clinica a Maddaloni, quando la piccola sarebbe dovuta venire alla luce. Il parto cesareo ha purtroppo confermato il tragico epilogo mentre il padre della bimba si recava dai carabinieri della Compagnia di Maddaloni per sporgere denuncia.
Sono stati proprio i militari della caserma ad informare l’autorità giudiziaria, dando il via all’indagine dopo aver acquisito la cartella clinica. Sulla salma della piccola è stato effettuato l’esame autoptico, i cui risultati saranno depositati tra 60 giorni. Al momento restano i dubbi dei genitori che hanno vissuto una gravidanza tranquilla e vogliono capire cosa non sia andato per il verso giusto, anche alla luce della tempistica con la seconda dose somministrata. Tra le ipotesi c’è quella della trombosi al cordone ombelicale ma soltanto il lavoro dei periti (uno dei quali nominato dalla famiglia) potrà chiarire cosa è davvero accaduto e fugare ogni dubbio.