Migliaia di pubblicazioni scientifiche e casi clinici peer-reviewed da consultare
Dopo il caso Djokovic, non si ferma il fanatismo vaccinale australiano che si sta abbattendo sugli Australian Open di Tennis.
La tennista della Repubblica Ceca Renata Voracova, con 11 titoli WTA (Women’s Tennis Association) vinti, ha un’esenzione perchè è stata colpita da reazione avversa al vaccino, ma per il Ministero dell’immigrazione australiano probabilmente è colpevole di essere stata danneggiata dal vaccino ed è stata sottoposta ad un umiliante interrogatorio tipico dei peggiori regimi.
“Mi sentivo un po’ come una criminale, ma non c’era motivo per cui dovessi sentirmi così. Ho inviato tutti i documenti e sono stati approvati. Se avessi saputo che ci sarebbe stato anche solo l’1% di possibilità che qualcosa non andasse bene, non sarei partita”, ha dichiarato Renata Voracova a BBC News Russian. “Non mi sono sentita al sicuro finché non sono tornata a casa. Era come se stessi guardando un film, un lungo interrogatorio con istruzioni come ‘spogliati, vestiti’. Che schifo, non voglio nemmeno pensarci, figuriamoci viverlo di nuovo”.
Anche la Wta, pur evidenziando come tutti i giocatori dovrebbero essere vaccinati e difendendo le politiche di immigrazione australiane, è scesa in campo a difesa di Voracova: “Ha seguito regole e procedure, è stata autorizzata all’ingresso al suo arrivo e poi improvvisamente le è stato annullato il visto quando non aveva fatto nulla di male. Continueremo a lavorare con tutte le autorità per affrontare questa sfortunata situazione in modo appropriato”.
Intanto, nel corso del torneo Australian Open continuano i malori improvvisi.
Lunedì 17 gennaio, durante l’incontro tra il tennista spagnolo Pedro Martinez e l’argentino Federico Delbonis, un raccattapalle è letteralmente collassato per un malore.
Il 5 gennaio il tennista georgiano Nikoloz Basilašvili aveva avuto, durante in match con il tennista Stefanos Tsitsipas, importanti dolori al petto con difficoltà respiratoria che lo hanno costretto al ritiro.