• Aprile 26, 2024

Il piano tedesco per l’obbligo di vaccinazione sta perdendo slancio, i partiti politici hanno paura di perdere consensi

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I piani della Germania di introdurre un obbligo generale di vaccinazione questa primavera stanno vacillando, poiché un numero crescente di politici si chiede se troverà una maggioranza in parlamento.

Il Bundestag doveva originariamente discutere mozioni a favore e contro le vaccinazioni obbligatorie questa settimana, dopo che il cancelliere, Olaf Scholz, ha indicato di ritenere necessario un tale passo per far fronte a una possibile recrudescenza del virus nei prossimi mesi.

Ma il calendario che avrebbe dovuto vedere un obbligo approvato a marzo ha già iniziato a slittare.

Le tre mozioni potrebbero ora non ottenere la seconda e terza lettura fino alla fine di marzo, quando si prevede che gli alti tassi di infezione della Germania saranno su una curva discendente e il governo si sta preparando ad allentare le restrizioni sugli incontri sociali e l’accesso ai negozi non essenziali, secondo quanto riportato dai media tedeschi lunedì.

I leader nazionali e statali discuteranno il piano di apertura mercoledì, poiché l’agenzia tedesca per il controllo delle malattie ha riportato 76.465 nuovi casi nelle ultime 24 ore, il secondo giorno consecutivo di tassi di incidenza in calo.

A partire da lunedì, quasi il 75% della popolazione tedesca aveva ricevuto almeno due vaccini, mentre il 55% aveva anche ricevuto un vaccino di richiamo.

La confusione regna sovrana tra i partiti tra nuove proposte e cambi di rotta.

Con l’impegno politico per una rapida attuazione che svanisce e il consenso trasversale su una mozione congiunta che si sgretola “l’obbligo generale di vaccinazione è morto, almeno per il prossimo futuro”, ha scritto il quotidiano Taz.

A complicare le cose la situazione della vicina Austria, che solleva anche interrogativi sull’efficacia delle vaccinazioni obbligatorie, lì dove le vaccinazioni sono obbligatorie dal 5 febbraio ma non sono ancora applicate sistematicamente.

Nella prima settimana dell’obbligo, 101.499 dosi di vaccino sono state somministrate nello stato alpino quasi la metà rispetto alla settimana precedente – una tendenza che potrebbe essere spiegata anche dalle vacanze negli stati popolosi di Vienna e della Bassa Austria.

Il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, ha riferito domenica che il suo governo potrebbe abolire la legge se il suo comitato consultivo di esperti decidesse che la misura non è più appropriata.

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