• Aprile 27, 2024

“Quel nome era nell’elenco”. Le rivelazioni della dottoressa indagata sul caso Madame

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La dottoressa Daniela Grillone, indagata per i green pass falsi, ha rivelato nelle scorse ore alcuni dettagli.

«Credevo nell’utilità del vaccino. Purtroppo dopo le due dosi che mi sono auto-somministrata ho visto che sono comparse sul mio corpo delle piaghe e ho avuto pesanti effetti collaterali», le sue parole riportate in un’intervista a “Il Corriere della Sera”. La dottoressa Grillone sarebbe convinta a cambiare idea parlando con collega: «Mi ha convinta che la reazione fosse conseguenza delle dosi (…) Mi ha chiesto di eseguire su di lei un vaccino fasullo e ha chiesto di mandarmi alcuni conoscenti che non volevano vaccinarsi… E io ho accettato.  Il vaccino poi veniva da me gettato nel water».  La dottoressa rivela che le richieste aumentavano perchè «coloro che venivano vaccinati falsamente, a loro volta chiedevano di fissare appuntamenti per parenti e amici, e così il numero dei soggetti cresceva». La dottoressa Grillone afferma di non conoscere Madame e non conferma che la cantante sia sua paziente. Ma quando il pm le mostra il nome (Francesca Calearo) nell’elenco, lei spiega che probabilmente è una delle pazienti inviatele dal marito di un’orafa di Grumolo delle Abbadesse «che conosco da trent’anni». Poi aggiunge: «Se risulta nell’elenco sicuramente non l’ho vaccinata, perché non c’era motivo che un paziente non mio venisse in studio». Invece ricorda bene la tennista Camila Giorgi: «La famiglia Giorgi è in cura da molto tempo presso di me… in particolare Camila soffriva del cosiddetto “gomito del tennista” (…) Poco prima dell’inizio dell’estate era venuta chiedendo la possibilità di ottenere delle false attestazioni di tutti i vaccini obbligatori, nonché del vaccino Covid». Fissa quindi degli appuntamenti «per l’estate e per l’autunno. Posso confermare con assoluta certezza che nessuno dei vaccini nei confronti della famiglia Giorgi è stato effettivamente somministrato. In quel caso non ho ricevuto alcun pagamento».

La dottoressa Grillone, arrestata alla fine dello scorso febbraio e poi rilasciata, è stata interrogata cinque volte negli ultimi mesi e non hai mai negato di aver vaccinato solo per finta alcuni suoi pazienti in modo che potessero comunque ottenere il Green Pass. Del resto, un mese fa la stessa Grillone spiegava la situazione all’emittente locale Tva Vicenza: “Sono stati fatti dei vaccini falsi, solo però a dei colleghi miei, infermieri, che avevano patologie, che stavano per morire se facevano un vaccino… Erano disperati perché tutti gli altri colleghi si erano rifiutati di fare loro un’esenzione”. Anche con gli inquirenti la dottoressa ha provato a giustificarsi così, affermando di aver agito in buona fede per proteggere pazienti a rischio. L’inchiesta si è infatti sviluppata in seguito al riscontro di due anomalie: la quantità eccessiva di vaccini richiesta dallo studio della dottoressa e la presenza di circa 200 clienti, tra i mille immunizzati da Grillone, provenienti da fuori Vicenza. Tra questi 200 nomi non vicentini ci sono anche quelli della tennista Camila Giorgi, del padre-allenatore Sergio, della madre e dei due fratelli, tutti residenti nelle Marche

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