• Aprile 20, 2024

Scoperta italiana: il SARS-CoV-2 è un virus batteriofago (infetta i batteri). Nuove prospettive per cure, diagnosi e Long Covid

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Il SARS-CoV-2 è in grado di infettare anche i batteri del microbiota umano.

E’ quanto dimostra lo studio pubblicato sulla rivista Vaccines, condotto dal team di Carlo Brogna, ricercatore della Craniomed group.

Come riportato da Il Giorno, la ricerca ora pubblicata su Vaccines, nasce dall’iniziativa di 3 società italiane, Craniomed group (Avellino), Marsanconsulting (Napoli) e ISB Ion Source (Milano), consorziate con la professoressa Marina Piscopo, docente di biologia molecolare del Dipartimento di Biologia dell’Università di Napoli Federico II, con Luigi Montano, UroAndrologo dell’ASL di Salerno e con diversi biologi internazionali.

La scoperta del ricercatore Carlo Brogna risale a febbraio dello scorso anno e fu riportata da Affaritaliani. In quell’occasione Brogna affermò: “Sars Cov 2 è anche un virus batteriofago. Significa che entra nei batteri e replica il suo RNA anche da lì. Abbiamo finalmente l’evidenza scientifica, con tanto di foto del virus mentre colonizza il batterio. Ciò significa che stiamo seguendo procedure da integrare. Per debellarlo ci vuole altro rispetto ai virus classici. Non servono solo le chiusure, serve disinfettare e prevenire. Ed ora c’è il razionale scientifico per cui funzionano gli antibiotici. Avremo bisogno di un vaccino anche contro le tossine che abbiamo trovato e producono i nostri batteri, in maniera molto simile al meccanismo della difterite. I vaccini attuali non saranno sufficienti. Fra un po’ avremo molte più varianti”.

La previsione più che azzeccata dello scienziato è sotto gli occhi di tutti a un anno di distanza.

“SARS-CoV-2 è diventato uno dei virus più studiati del secolo scorso. Si presumeva che l’unico ospite possibile per questi tipi di virus fossero le cellule eucariotiche dei mammiferi.” riporta lo studio.

I nostri recenti studi dimostrano che i microrganismi nel tratto gastrointestinale umano influenzano la gravità di COVID-19 e per la prima volta forniscono indicazioni che il virus potrebbe replicarsi nei batteri intestinali. Al fine di supportare ulteriormente questi risultati, nel presente lavoro, sono state analizzate colture di batteri dal microbioma umano e SARS-CoV-2 mediante microscopia elettronica e a fluorescenza. Le immagini presentate in questo articolo, in associazione con l’esperimento del terreno di coltura con isotopi marcati con azoto (15N), suggeriscono che SARS-CoV-2 potrebbe anche infettare i batteri nel microbiota intestinale, indicando che SARS-CoV-2 potrebbe agire come un BATTERIOFAGO.

I nostri risultati aggiungono nuove conoscenze alla comprensione dei meccanismi dell’infezione da SARS-CoV-2 e colmano le lacune nello studio delle interazioni tra SARS-CoV-2 e cellule non di mammifero. Questi risultati potrebbero essere utili per suggerire nuove soluzioni farmacologiche specifiche a supporto della campagna di vaccinazione”.

Ci sono adesso le prove che il SARS-CoV-2 infetti e si annidi nel microbiota intestinale (batteri buoni) che è proprio la prima difesa dell’organismo. Da qui può derivare sia la severità dell’infezione che il suo “strascico”, comunemente denominato Long Covid.

“Siamo di fronte ad un dato integrativo rispetto a quanto fin ora osservato da tutti. Sembra che i batteri giochino un ruolo fondamentale nella trasmissione del virus, nella diffusione con immediate implicazioni in ordine alle possibilità di cura come peraltro viene fatto con l’uso di antibiotici in fase precoce“, commentano gli scienziati.

“Un analisi attenta suggerirebbe anche soluzioni vaccinali integrative: Un vaccino a virus attenuato ad assunzione orale come il vaccino del Dr. Sabin per la poliomielite. Inoltre siamo difronte ad un doppio meccanismo, con la produzione di due potenti tossine da parte dei batteri, per cui la soluzione vaccinale potrebbe essere doppia: Vaccino orale e antidoto contro le tossine. Questo studio e’ in linea con gli sforzi di altri Istituti prestigiosi italiani, tra cui ISS, ricordando quanto importante sia il ciclo delle acque reflue nel monitoraggio dell’evoluzione della pandemia. Le tossine, infine, sembrano giocare un ruolo molto importante proprio nel Long Covid“.

LEGGI LO STUDIO COMPLETO: Vaccines | Free Full-Text | Could SARS-CoV-2 Have Bacteriophage Behavior or Induce the Activity of Other Bacteriophages? (mdpi.com)

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